Influenze
di Sal Paradise

Questa storia del farsi influenzare sembra che funzioni solo con le cose negative. Secondo me, se si è influenzabili, lo si è sempre


Al giorno d'oggi tutti influenziamo un po’ tutti, e spesso senza rendercene conto creiamo false realtà, veicoliamo assurde verità e divulghiamo falso sapere. 
 
Potrei anche essere d’accordo sul denigrare gli intellettuali (o presunti tali), quelli che si atteggiano a superiori, amici del popolo a parole, che schifano chiunque non la pensi come loro. 
 
Si denigrano però anche le persone oneste, “ree” di atteggiarsi a rette e ligie, e si denigrano quelli che vorrebbero un mondo migliore, “rei” anch’essi di atteggiarsi a bacchettoni o, per dirla con un termine in voga, a “buonisti”.

Non si disdegnano però quelli che promuovono odio e intolleranza, chi ruba soldi pubblici o i fenomeni da baraccone onnipresenti sul web, capaci sul serio di influenzare un po’ tutti. 
 
Dietmar Hildebrandt sostenne che “crediamo soltanto a ciò che vediamo, perciò da quando c'è la televisione, crediamo a tutto”. Oggi col web “crediamo” ancora di più, dipende solo a cosa. Quante volte siamo stati invitati a studiare di più, a comportarci meglio, a lavorare più sodo o altre cose simili, senza lasciarci minimamente influenzare?
 
Ecco perché secondo me se si è influenzabili, lo si dovrebbe essere sempre, e non a scelta. 
 
A quanto pare però dipende dalle influenze.  
190325-influencer.jpg