I provvedimenti
di val.

Se ne occuperà la scuola, dal punto di vista sanzionatorio, ma anche educativo. Se ne sono occupati i carabinieri per accertare i controni della vicenda. Teoricamente potrebbero esserci anche delle denunce, a carico del ragazzino che ha più di 14 anni



Ci sono volute tre ore e mezza per risolvere del tutto l’emergenza sanitaria scatenata al Perlasca di Vobarno dallo spray al peperoncino finito nella tromba delle scale.

Il responsabile di quello che si delinea essere come uno stupido scherzo, nel frattempo e in compagnia della mamma, è stato accompagnato in caserma dai carabinieri di Vobarno per dare tutte le spiegazioni del suo gesto.

Massimo riserbo da parte dei militari, che gli avranno chiesto dove si sia procurato quella bomboletta e perché mai l’abbia infilata nello zainetto per portarla a scuola.
Si è saputo che l’attrezzo era ancora mezzo pieno e che era del tipo legale, di quelli che possono essere venduti a chi però ha già compiuto i 16 anni.

Ad ogni modo quella bomboletta è considerata “oggetto atto ad offendere” ed è consentito portarla solo se la cosa è “giustificata dal bisogno”.
La mattina a scuola difficilmente potrebbe rientrare fra i casi possibili.

Il ragazzo, che ha già compiuto i 14 anni, rischia dunque seri provvedimenti.
A scuola dal punto di vista disciplinare.
Fra le opzioni però, almeno teoricamente, c’è anche la denuncia per lesioni.

Va detto che lo spray di per sé di danni a lungo termine non dovrebbe provocarne, perché gli effetti urticanti per gli occhi e le difficoltà respiratorie dovute al contatto con la sostanza dovrebbero scomparire nel giro di mezz’ora.
In merito alla necessità di ricorrere in 34 casi al Pronto soccorso, quindi, sembra abbia giocato molto il panico suscitato dai sintomi.

Ma chi può dire delle eventuali complicazioni?
Al Pronto soccorso certo avranno valutato anche quelle.
Ad ogni modo a sporgere eventuale denuncia per lesioni dovrebbe essere la parte offesa: il ragazzo, che ha più di 14 anni, è considerato pienamente responsabile del suo gesto, quindi è imputabile direttamente.
Anche la sua famiglia potrebbe subire delle conseguenze, coi genitori che rischiano di dover rifondere gli eventuali danni.


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