In cielo c'è un angelo in più
di val.

Il dramma ha abitato a Barghe nella notte fra lunedì e martedì scorsi, dove un bimbo di un anno e mezzo è morto fra le braccia dei genitori e dei soccorritori giunti sul posto anche con l'elicottero



Si chiamava Luca. Era un bimbo di un anno e mezzo.
Il suo cuoricino ha smesso di battere nella notte.
Ci hanno provato in molti a rianimarlo, purtroppo senza esito.
E in cielo ora c’è un angioletto in più.

Un’esistenza tribolata da problemi di salute, quella di Luca e, di conseguenza, quella della sua famiglia: oltre a lui ci sono il papà, la mamma e la sorella di 10 anni.
Iscrizione all’anagrafe a Vobarno, ma domicilio da qualche tempo in località Poscavrì, appena fuori dall’abitato di Barghe, già in territorio di Provaglio Valsabbia.
Ad accoglierli, un rustico trasformato in abitazione.

Il dramma è apparso all’improvviso in tutta la sua evidenza intorno alla mezzanotte fra lunedì e martedì scorsi.
Sarebbe stata mamma Elisa, forse intenzionata a cambiargli il pannolino, ad accorgersi che Luca non respirava più e che rimaneva immobile.

Subito l’allarme al 118 e per fare prima la corsa con il fuoristrada di famiglia verso Barghe, incontro ai soccorritori.
Auto medicalizzata ed ambulanza li intercettano nei pressi della rotonda a Barghe, dove si intersecano le Provinciali IV e 237 del Caffaro. Poi arriva anche l’eliambulanza da Brescia in volo notturno, che per fare più alla svelta scende in un prato poco distante.

Le voci concitate si frammentano a movimenti esperti e decisi: mentre i soccorritori sono impegnati nella procedura di rianimazione, mezzo paese, strappato dalle proprie case dal fragore delle turbine in atterraggio, si precipita sul posto.

Un po’ alla volta, il dramma familiare assume contorni di disperazione, diventa condiviso e sono cento e più anime quelle che in silenzio pregano perché l’irrimediabile non accada.
Fra questi, dalla vicina canonica, anche il parroco don Alberto accorso a rincuorare, per quel che si poteva, mamma e papà.

La rianimazione prosegue sull’eliambulanza, in un disperato volo verso Brescia dove però il piccolo Luca giungerà cadavere.
Sarà un esame autoptico, nella giornata di oggi, a dare forse delle risposte in più, ormai inutili.

La salma di Luca tornerà in Valle Sabbia probabilmente nel corso della giornata e si fermerà nella Casa funeraria a Mondalino di Sabbio Chiese, in attesa dei funerali.

190220eliambulanza.jpg