Etica ed intraprendenza
Siamo ancora in tempo a rilanciare la ricchezza della nazione? E' la domanda cui tenteranno di dare risposta questa sera in occasione di una serata milanese alla quale parteciperà anche un noto imprenditore odolese.

Siamo ancora in tempo a rilanciare la ricchezza della nazione? E' la domanda cui tenteranno di dare risposta questa sera, al termine di una giornata di studi intitolata “Manifesto contro il declino per il nuovo governo†che avrà luogo al teatro Dal Verme di Milano. Manifestazione promossa e organizzata dalla Fondazione Banca Europa alla quale parteciperà anche un noto esponente del mondo produttivo valsabbino.

Insieme al “contro canto†di Marco Travaglio e alla “Lectio Magistralis†dello psicanalista Luigi Zoja, infatti, la manifestazione prevede un intervento dell’amministratore delegato della Ferriera Valsabbia Ruggero Brunori, oltre che del presidente Mip (Politecnico Milano) Umberto Bertelé, di Loris Casadei di Porsche Italia, Gabriele Centazzo di Valcucine, Filippo Facci, Elisabetta Oliveri, Ivan Rizzi presidente Fondazione Banca Europa, Dario Scannapieco vicepresidente Banca europea per gli investimenti, Gianni Scotti che è il delegato generale per l'Italia e la Grecia Compagnie de saint Gobain. A condurre la serata il giornalista Gigi Moncalvo.

"Alla guerra di tutti contro tutti in cui sembra precipitata l'Italia contrapponiamo la speranza di una Comunità che ripensi l'interesse attraverso obiettivi comuni con maggiore tolleranza reciproca tra le parti", recita la presentazione dell'evento.
"L'etica potrà allora dispiegare la sua intelligenza e la sua capacità di creare efficienza ponendo un limite alla nostra avidità, alla nostra avarizia intellettuale, al nostro egoismo e alla nostra presunzione?": in questo senso risponderanno alcuni dei più impegnati intellettuali e alcuni tra i più accreditati esponenti dell'impresa (fra i quali Ruggero Brunori) con la loro testimonianza, al di là delle personali posizioni politiche.
L'intervento di Brunori, in particolare, affronterà la tematica della "tenacia come virtù del fare".

â€L'etica - si aggiunge nell'oposcolo informativo -, in quanto razionalità sociale, è la forma più alta di interesse e non solo per quello rappresentato dall'idea di bene comune, ma proprio rispetto all'interesse personale, al cuore stesso del giudizio ontologico sulla qualità della nostra esistenza. Il luogo in cui si può generare la ricchezza della nazione è l'impresa attraverso la sua capacità di innovare, di gestire le responsabilità, ma anche di superare la norma del solo profitto".
  Epoi ancora: "Contro la perversa fatalità del declino chiediamo all'impresa di assumere il ruolo di Istituzione rispondendo alla domanda di rilancio economico e culturale, attraverso quella modalità etica che è il coraggio di intraprendere cioè di pensare possibilità, cose che ancora non esistono".

red.
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