Mutuo ed estinzione anticipata: quando conviene?
di red.

I tassi favorevoli di questi ultimi anni hanno portato tantissimi italiani a decidere di aprire un mutuo, dando di conseguenza uno stimolo positivo notevole al settore dell’immobiliare...


...Anche l’importo richiesto ha registrato una crescita: nel 2018 gli italiani hanno richiesto in media 132mila euro, il 3,3% in più rispetto all’anno precedente; l’importo concesso è stato pari a circa 129mila euro (+0,5%).
L’andamento poco rassicurante della situazione economica e politica nel nostro Paese ha anche portato la maggioranza degli italiani a preferire il tasso fisso, in modo da non avere brutte notizie in futuro. Con lo spread che ha superato quota 200, però, viene spontaneo interrogarsi su come tutto ciò inciderà sui mutui.

Cosa vuol dire estinguere il mutuo?

L’estinzione anticipata del mutuo consiste nel saldare l’intero importo del mutuo in un’unica soluzione e prima della data di scadenza del finanziamento. Si tratta quindi di una soluzione che permette al mutuatario di liberarsi finalmente di un debito consistente, sollevandolo dalle tanto temute rate pluriennali. In Italia sono in molti a decidere di estinguere anticipatamente il proprio mutuo: secondo i dati, infatti, ben 2,4 milioni di cittadini della Penisola sono ricorsi all’estinzione nel 2018. Stando alle ricerche di settore, la durata totale del mutuo di chi riesce a estinguerlo con anticipo è pari a circa 9,3 anni; si tratta di un dato significativo, se si considera che la durata media di questa tipologia di finanziamento è di 23 anni.

In quali casi conviene?

Prima di tutto bisogna sapere che oggi sono disponibili alcuni strumenti che si rivelano molto utili in questo senso: pagine come quella di Facile.it, ad esempio, permettono di eseguire il calcolo per l’estinzione del mutuo e valutare se è il momento adatto per fare questa scelta.

Si tratta infatti di un’opzione che dovrebbe essere presa in considerazione nel caso in cui non siano presenti penali o costi extra, oppure a poco tempo di distanza dalla stipula (massimo 10 anni dall’attivazione), per via degli interessi maggiori secondo il piano di ammortamento alla francese. In casi diversi da questi, estinguere il mutuo potrebbe non risultare conveniente.

Secondo le indagini di settore, nel 27% dei casi il mutuo è stato estinto entro i primi 5 anni dalla stipula, il 45% tra i 6 e i 10 anni e il 26% tra gli 11 e i 20. Un altro dato interessante riguarda le tempistiche in relazione alla posizione geografica dei mutuatari: al Nord Est queste sono minori (8,4 anni) mentre al Sud si dilatano arrivando in media oltre i 10 anni.

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