Impegno e sacrificio
di Giancarlo Marchesi

Del successo di Sara Scalvini al programma Cuochi d’Italia, abbiamo parlato col professor Stefano Pirrone. Che è stato uno dei suoi insegnanti all’Alberghiero Perlasca di Idro


L’affermazione di Sara Scalvini al programma “Cuochi d’Italia”, vero e proprio campionato italiano di cucina regionale, è frutto della bravura unita alla contagiosa simpatia che lo chef bagosso ha dimostrato nel corso di tutte le puntate della serie televisiva, ma non vi è dubbio che il bagaglio di preziose conoscenze culinarie che la giovane cuoca ha appreso frequentando l’Istituto Alberghiero di Valle Sabbia abbia giocato un ruolo significativo.

Quei cinque anni sono stati infatti fondamentali per la sua formazione tanto come professionista che come persona.
Per ripercorrere quella felice stagione di Sara, abbiamo sentito uno dei suoi insegnanti di cucina, il siciliano Stefano Pirrone, ora docente presso l’Istituto d’Istruzione Superiore “Virgilio” di Mussomeli in provincia di Caltanissetta, che agli esordi della sua carriera aveva insegnato per sei anni a Idro.

Tramite il nostro giornale telematico, il docente esprime la propria soddisfazione per il meritato successo conseguito dalla sua ex allieva e così abbiamo colto l’occasione intervistarlo.

Professor Pirrone ci parli della sua esperienza professionale presso l’Istituto di Valle Sabbia “Giacomo Perlasca”.

Ho iniziato la mia carriera didattica proprio nella vostra vallata, nell’ormai lontano ottobre del 2000, accostandomi a un istituto che rappresentava un vero e proprio punto di riferimento per la zona.
Fin da subito notai l’elevata professionalità del corpo docente e la meticolosa organizzazione scolastica,  che hanno favorito la mia formazione e la mia crescita professionale, tanto è vero che a distanza di anni conservo tuttora un piacevole ricordo di quegli anni.

Professor Pirrone, quali ricordi le ha riportato alla mente la vittoria di Sara Scalvini allo show culinario di  Alessandro Borghese?


Il successo della mia ex studentessa al programma televisivo “Cuochi d’Italia” mi ha fatto idealmente ripercorrere quel periodo e mi ha riportato il ricordo dell’intero gruppo di studenti che con lei frequentavano l’Alberghiero.

Sara si distingueva per il particolare attaccamento che aveva verso le proprie radici e i prodotti della sua Bagolino: nel corso delle esercitazioni, con la spontaneità e genuinità che fin da allora la contraddistinguevano, non mancava di proporre piatti che avevano come filo conduttore tanto il mitico bagoss quanto le altre, preziose materie prime della sua terra.

Ricordo che nonostante l’età, si è caricata sulle sue giovani spalle la responsabilità di guidare la trattoria di famiglia con la preziosa collaborazione della madre, dimostrando di possedere anche notevoli doti gestionali.

Professor Pirrone, quale insegnamento si può trarre, in favore delle giovani generazioni, dalla positiva esperienza di Sara Scalvini?

Auspico che gli studenti di oggi, vogliano seguire l’esempio di Sara che fin da giovanissima ha dimostrato come l’impegno, la passione, la determinazione e lo spirito di sacrificio possano portate alla concreta realizzazione dei propri sogni.

Giancarlo Marchesi

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