Bando Emblematici provinciali 2018, fondi per la Pieve di Mura
di Cesare Fumana

Ci sono anche la parrocchia di S. Maria Assunta e il comune di Mura fra i cinque vincitori del bando 2018 di Fondazione Cariplo e Fondazione Comunità Bresciana destinato alla valorizzazione e rigenerazione dei beni comuni


È stato reso noto nei giorni scorsi
l’esito del Bando Emblematici Provinciali 2018, iniziativa congiunta di Fondazione Cariplo e Fondazione Comunità Bresciana, che intende premiare progetti di particolare rilevanza per il territorio, in grado di esprimere valori filantropici e dimensione idonei a generare un elevato impatto sulla qualità della vita nel nostro territorio e sul suo sviluppo culturale, economico e sociale.

I Bandi Emblematici Provinciali nascono per dare una possibilità di sostegno finanziario anche a quei progetti d’utilità sociale particolarmente importanti per dimensioni e innovativi nei contenuti, che altrimenti non riuscirebbero a trovare spazio nei normali bandi, per l’elevato contributo economico richiesto o per la peculiarità dell’azione.

Fra la quindicina di progetti presentati nel 2018, ne sono stati scelti cinque, e fra questi «La Pieve del Borgo - Mura, antico avamposto bresciano», promosso dalla parrocchia di Santa Maria Assunta quale capofila e dal Comune di Mura quale partner.

Obiettivo alla base del progetto è quello di “favorire la coesione e lo sviluppo di legami solidaristici all’interno della comunità valorizzando il ruolo di polo di aggregazione di un edificio monumentale che è simbolo emblematico della storia, passata e presente, del territorio”.

Per raggiungerlo, si partirà dalla riqualificazione della Pieve stessa, iniziando dal restauro e dal risanamento conservativo dell’edificio settecentesco, una sorta di maestosa basilica che sovrasta l’intero abitato di Mura, in Valle Sabbia, e ne rappresenta il simbolo.

Anche l’interno della Pieve è di pregio: la presenza di otto cappelle laterali ricche di sculture ed opere pittoriche la rendono di notevole interesse artistico. E poi gli affreschi, tra i quali i più rinomati sono quelli della famiglia Trainini, l’apparato per i Tridui, l’organo Amati. Senza dimenticare gli ampi spazi circostanti, sfruttati per feste ed eventi comunitari.

Tutti questi elementi fanno ben comprendere quanto la Pieve sia preziosa nel piccolo Borgo di Mura, quasi 800 abitanti, come luogo di cultura ma anche fulcro di aggregazione. Proprio quello che i promotori del progetto - la parrocchia e il comun – mirano a implementare con il restauro e la valorizzazione della Pieve.

Il progetto, titolare di un finanziamento di 100 mila euro sui 250 mila stimati per coprire tutti i lavori, partirà dal restauro e risanamento conservativo della chiesa, eliminando le infiltrazioni e rifacendo diverse parti, dal tetto alle facciate sino al rinforzo della torre campanaria.

Seconda azione la valorizzazione della Pieve con il rafforzamento della struttura organizzativa dei numerosi eventi proposti.

Terzo passo, sviluppare un’azione di fundraising per ottenere i fondi a copertura anche degli altri interventi previsti dal piano di risanamento.

In aggiunta, grazie alla collaborazione dei giovani di Mura, si prevede di realizzare e distribuire materiale durante le funzioni religiose, sviluppare la presenza social della parrocchia e dar vita ad una campagna di crowdfunding, con eventi specifici come «I venerdì del restauro», sorta di visite guidate all’avanzamento dei lavori.

Il cantiere parte in queste settimane e durerà 18 mesi.
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