Il ritorno di Don Gianpietro
di Valerio Corradi

Dopo un periodo di convalescenza per aver subito un incidente stradale, don Gianpietro è rientrato nella sua Parrocchia di Roè Volciano. Lo abbiamo incontrato


Nello scorso fine settimana i parrocchiani di Roè Volciano hanno ricevuto una gradita sorpresa: il ritorno del Parroco Don Gianpietro Forbice.

A inizio dicembre, durante il consueto giro di visita ai malati, il sacerdote era stato travolto da un’auto in località Tormini e costretto, per settimane, a rimanere sotto monitoraggio medico per le lesioni riportate.

Ordinato sacerdote il 13 maggio 1981, don Forbice è arrivato a Roè Volciano nel 2011, dopo una lunga esperienza presso la parrocchia di Padergnone in Franciacorta (1998-2011) e, in precedenza, a Gambara come vicario parrocchiale (1988-1998) e a Palazzolo S. Paolo in S. Rocco come vic. coop. (1981-1988).

L’entusiasmo suscitato dal rientro va di pari passo con la forte motivazione del sacerdote a riprendere, al più presto, i molti progetti rimasti in sospeso.
Ne abbiamo approfittato per  parlarne direttamente con lui.

Don Gianpietro, anzitutto bentornato! Le è mancata la sua parrocchia in questi due mesi?

“Si mi è mancata, anche se ho cercato di essere presente a distanza, soprattutto per i casi che più richiedevano il mio intervento.
Ringrazio i molti che mi sono stati vicini. In particolare, ricordo con gratitudine la vicinanza di sua eccellenza il vescovo che più volte mi ha fatto visita in ospedale”. 

Come ha vissuto il periodo di convalescenza?

“E' stato un incidente del tutto fortuito che poteva avere conseguenze  anche più gravi; è stato importante reagire subito. Qualche giorno fa sono tornato carico e motivato”.

Secondo lei qual è la questione più urgente da affrontare per la sua comunità parrocchiale?


“Molto è stato fatto in questi otto anni, molto rimane da fare.
Per il futuro ho molte idee e progetti ma penso che i giovani debbano essere la vera priorità per la nostra comunità.
Per concretizzare l'impegno a loro favore è indispensabile portare a termine il progetto del nuovo oratorio che potrà offrire uno spazio di socializzazione oggi indispensabile.
Speriamo che nel 2019 ci siano dei passi in avanti. Ma per questo serve il sostegno di tutti”.

Ci sono altri “grandi” progetti in cantiere?


“Nel 2023 ricorrerà il 500° anniversario della consacrazione della chiesa parrocchiale dedicata a S. Pietro in Vincoli.
Vorrei che il 2023 diventasse un anno speciale per la comunità, per questo sto lavorando con la Diocesi per realizzare un programma all'altezza”.

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