«Immagini e storie dal fronte delle Giudicarie»
di Aldo Pasquazzo

La pubblicazione storica che Ovidio Pellizzari ha dedicato alla Valle del Chiese continua a riscuotere un grande consenso di critica e di pubblico 


L'iniziativa editoriale sostenuta dalla Biblioteca Comunale di Condino e Borgo Chiese continua a riscuotere consenso di critica e di pubblico. Nonostante l'autore, Ovidio Pellizzari, sia un bancario e non uno scrittore di professione - come egli stesso precisa nell'introduzione al volume che reca il titolo “Immagini e storie dal fronte delle Giudicarie: Valle del Chiese 1915-1918” - l'opera è oggetto di costanti apprezzamenti e frequenti richieste. 
 
E se per quest'ultimo aspetto la cosa risulta di fin troppo facile comprensione (il volume infatti viene consegnato gratuitamente a chiunque ne faccia motivata richiesta), fa veramente piacere constatare l'accoglienza estremamente positiva riservata al volume dagli addetti ai lavori e dai cultori della materia.
 
Recensioni positive sono attese su alcune riviste, tra le quali ''Judicaria'', il quadrimestrale dell'omonimo Centro Studi con sede a Tione, fondato dal compianto maestro Basilio Mosca, che non potrà non parlarne nel prossimo numero, giunto ormai al centesimo appuntamento con la ''propria'' storia.
 
Ed in effetti l'opera del Pellizzari merita ampiamente l'unanime plauso che sta raccogliendo. Per ovvi e comprensibili motivi di 'competenza' e di spazio, ci limiteremo qui a celebrarne due fra i molti aspetti che la arricchiscono. 
 
Anzitutto la documentazione: dire ''ricchissima'' nel senso pieno del superlativo dell'aggettivo esprime appena a sufficienza la grande mole di materiale documentario raccolto dal Pellizzari. Materiale - e ciò va sottolineato - spesso inedito, o introvabile o comunque quasi sempre di assai difficile reperibilità. 
 
Si può ben star certi che l'ottimo autore ha investito un piccolo capitale nel reperire (ed acquistare) cartoline, viaggiate e non, dei primi due decenni del Novecento, lettere, testimonianze, documenti ufficiali dei Comandi militari, delle amministrazioni centrali e locali, di aziende, di singoli privati. 
 
Il libro costituisce in tal senso un autentico archivio del primo conflitto mondiale in Valle del Chiese. Non certo secondaria, specie agli occhi dello storico, la puntigliosità e la precisione nella ricerca, l'approfondimento per ogni singolo avvenimento, per ogni singola notizia, per ogni avvenimento con riferimento alle fonti, non ultima la documentazione epigrafica. 
 
Veramente originale e, per certi versi, più che simpatica quella voglia dell'autore di precisare sempre le caratteristiche delle singole unità di combattimento, con l'indicazione del tipo di formazione militare, dei rispettivi comandanti ed ufficiali, degli stemmi.
 
“Si tratta  – avverte lo storico condinese Giacomo Radoani –  di un lavoro pregevole e prezioso sotto ogni aspetto, frutto della fatica di un ricercatore ormai navigato, degnissimo erede dell'omonimo nonno materno Ovidio Bondoni, indimenticato insegnante nella Condino del secondo dopoguerra, scomparso prematuramente 64 anni or sono e certamente orgoglioso dell'indagine storica così felicemente condotta a buon fine da un nipote che altrettanto certamente egli, l'Ovidio senior, ha seguito da lassù”.
 
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