Caccia all'uomo
di Val.

Proseguono le ricerche del 45 enne di Villanuova scomparso insieme al suo rapitore, un marocchino di 36 anni, nei boschi di Prandaglio. Motivi passionali alla base del folle gesto.
Aggiornamento ore 16:30



Lui, lei e l’altro.

Lui è Abdelouahed Haida, ha 36 anni, marocchino gavardese con qualche precedente penale, ma regolare in Italia.
Lei è la ex compagna, italiana, con un contratto estivo d’agenzia ha lavorato alla Saf di Muscoline, dove da parecchi anni lavora come operaio anche l’altro, Mirko Giacomini, 45 enne di Gavardo.

Persona riservata e piuttosto taciturna, ma dotato di gran cuore -così lo definisce chi lo conosce- Mirko qualche volta accetta di dare un passaggio alla donna verso casa al termine del turno lavorativo.
Il suo ex Haida, che evidentemente mal sopporta la separazione, equivoca il gesto di cortesia dell’uomo nella notte fra martedì e mercoledì, accecato dalla gelosia, decide di agire.

Pistola in pugno attende Mirko all’uscita dalla fabbrica, ma lui non c’è.
Determinato ad andare fino in fondo ferma un suo collega ed amico che sotto la minaccia della pistola è costretto ad accompagnarlo in auto fino a casa di Mirko e farlo scendere in strada.

In tre salgono fino al parcheggio del santuario della Madonna di Prandaglio
, qui Haida si fa consegnare il telefono cellulare e lascia l’amico, addentrandosi nei boschi con la pistola puntata alla schiena di Mirko.
Scatta l’allarme.

Per tutta la giornata di ieri
numerosi carabinieri sono stati impegnati nelle ricerche e nel controllo delle sone più a rischio, come l’abitazione della donna.
Ma dei due, rapito e rapitore, fino alla notte appena conclusa non è stata trovata alcuna traccia.

E’ passato un sacco di tempo, si teme che possa essere accaduto il peggio.

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Aggiornamento ore 16:30

Ancora nessuna traccia di rapitore e rapito e il tempo che passa, mentre arriva la sera e con quella il buio, non migliora la situazione.
Solo carabinieri quelli impegnati nelle ricerche, ad un certo punto con l'appoggio di un elicottero e coi cani molecolari fatti arrivare da Firenze.

Una decisione dovuta al fatto che il ricercato è una persona armata e con ogni probabiluità poco lucida.
C'è quindi il rischio per nulla remoto che vistosi braccato possa diventare pericoloso.

Nessun volontario, quindi, solo gli uomini del Soccorso alpino e gli esperti in ricerche dei Vigili del fuoco (che hanno fissato la base operativa nel piazzale delle ex scuole di Peracque) per un supporto cartografico essendo loro esperti della zona.
Insieme, a settembre dello scorso anno, proprio in quell'area avevano condotto riceche approfondite quando era scomparso Domenico Goffi.

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