Lucciopatia
di Elio Vinati

Ho deciso di dedicare il primo giorno del nuovo anno alla mia passione alieutica. Obiettivo: sua maestà luccio.


Così, caricata l'auto con la canna da spinning di 2,70m, mulinello taglia 4000 imbobinato con un solido trecciato, mi dirigo determinato più che mai verso il parco Laghi di Oscasale (vedi articolo 'tre laghi is meglio che one').

Mi si presenta dinanzi il tipico scenario della 'bassa' caratterizzato da banchi di nebbia accompagnati da temperature prossime allo zero, sicuramente non le condizioni ideali per affrontare un predatore che, per natura, propone brevi 'finestre di attività'.

Ma non mi lascio scoraggiare e concentro pertanto l'azione di pesca nelle ore centrali della giornata alternando diverse tipologie di esche artificiali: dal classico spinnerbait, ai tradizionali rotanti (cosiddette esche di reazione) dai minnow snodati e non, fino alle esche viniliche con l'intento di stimolare l'attacco dell'esocide senza tralasciare nulla.

La prima ora prendo più freddo che lucci
, ma poi, grazie a un vento leggero che dirada la nebbia lasciando intravedere uno spicchio di sole, una mangiata decisa interrompe bruscamente il recupero dello spinnerbait: STRIKE!.
Un bel lucciotto finisce nel guadino dopo una breve ma intensa lotta.

Neanche il tempo di gioire per la cattura che, nel lancio successivo, un luccio di buone dimensioni polverizza letteralmente l'artificiale ma stavolta, con un paio di poderose testate, riesce a liberarsi.
È il momento!! I lucci sono in caccia aperta!!.

Decido di cambiare esca, impiegando un minnow snodato recuperato con brevi accelerazioni e la risposta non tarda ad arrivare: un'altro lucciotto aggredisce l'artificiale come se non ci fosse un domani, fantastico!.

Mi sento 'on fire' per dirla in gergo cestistico, in totale 'trance agonistica' e quindi impiego un'ulteriore esca, in vinile stavolta, al fine di sondare un gruppo di sparute ninfee al largo. Qualche giro di mulinello e il 'pike' non si fa attendere, attaccando con i suoi oltre 700 denti affilati l'artificiale, esibendosi in seguito con salti acrobatici nel tentativo di sganciarsi. Spettacolo!.

Al termine della giornata l'adrenalina scorre ancora a fiumi e tale avventura resterà indelebile nella mia memoria.
Iniziare l'anno riuscendo a catturare tre lucci (e un possibile quarto, ahimè sfuggito) con tre esche completamente diverse è il modo migliore per intraprendere con fiducia la stagione di pesca.

Credo di essermi ammalato, non ho dubbi, ormai sono un lucciopatico..
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