Per un Natale Buono!
di red.

Quando la politica si fa contro qualcuno, quando la politica indica il nemico, quando la politica coltiva la vendetta, quando la politica nutre l’invidia sociale, quando non conosce il perdono...


... allora tradisce la sua stessa natura e, da forma altissima di carità, diviene strumento di malevolenza.

Abbiamo governato il Comune di Gavardo per nove anni, dal 2009 al 2018: non sono mancati gli errori, non sono mancate le incomprensioni, non sono mancate dolorose lacerazioni con persone e gruppi.
Non sempre siamo stati all’altezza delle sfide, non sempre siamo riusciti a realizzare quanto ci eravamo proposti.

Abbiamo, però, avuto il coraggio di rivedere alcune importanti decisioni (impianto a cippato, bando Inail), abbiamo avuto la forza di ascoltare (raccolta porta a porta, Fondazione Piero Simoni), abbiamo avuto l’umiltà di scusarci pubblicamente ed abbiamo sempre pagato di persona i nostri errori, senza sconti da parte di nessuno. 

Di una cosa però, almeno una, siamo certi: non abbiamo mai coltivato il rancore, non abbiamo mai tolto il saluto ad alcuno, non abbiamo mai odiato nessuno e, mai e poi mai, abbiamo fatto qualcosa per far volutamente del male alle persone, al loro lavoro ed alle loro famiglie.

Come tutti, sentiamo la difficoltà di questo tempo, che pare aver perso la sua spinta ideale, la sua voglia di realizzare un mondo migliore per noi e per i nostri figli.
Come ognuno, vediamo questa società smarrirsi dentro l’egoismo di un’economia (tutta finanza) che allarga le differenze, annienta le famiglie ed obbliga i giovani a forme di lavoro (e vita) sempre più precario.

Un filosofo contemporaneo, Luc Ferry, ha detto: “L’uguaglianza dei cristiani di fronte a Dio, è divenuta, in Europa, l’uguaglianza dei laici di fronte alla legge, e perdere questo patrimonio sarebbe una tragedia”.

Purtroppo, non ci si rende conto che, a forza di cancellare i riferimenti fondanti della cultura e della filosofia cristiana, cosa del tutto diversa dall’eventuale esperienza religiosa di ognuno, questa Europa si è inaridita, perdendo la sua vocazione a rendere meno ingiusta la società: una società che, certo, parla ogni giorno di uguaglianza e di diritti (anche per gli animali, persino per le piante), ma che, in realtà, silenziosamente e inesorabilmente, moltiplica le disuguaglianze sul piano economico, impedendo di fatto, che il legame tra le persone si realizzi pienamente e dignitosamente.

I popoli e le persone cui si tagliano le radici divengono, così, più facili da impaurire e da condizionare, specie, dentro una realtà sempre più digitale, virtuale, sganciata dall’impegno, dal sacrificio, ma dalla ricchezza dei rapporti personali.

Ecco allora che vogliamo rivolgerVi l’augurio per questo Santo Natale, prendendo a prestito una bella espressione di un odierno saggista, che sentiamo vera: “Vi è l’urgenza di riscoprire il valore della concordia come linguaggio dell’agire pubblico e sociale”.

I dotti direbbero che bisogna riscoprire l’antropologia della concordia, che non è appiattimento delle idee, rinuncia agli ideali, disimpegno contro ogni ingiustizia, ma è riconquista di una universale speranza di buono e di bello, nella consapevolezza che ogni persona ne è un portatore unico e irripetibile. 

E’ con questo personale proposito di concordia che ci impegneremo, con coraggio ed entusiasmo, per il futuro del nostro paese.
E’ con questa passione per la politica e la società, che rivolgiamo ad ogni gavardese gli Auguri di un Natale Buono.

Dicembre 2018
 
(Claudio Andreassi, Bruno Ariassi, Bruno Braga, Angelo D’Acunto, Daniele Lauro, Giuseppe Mazza, Jose Mora, Francesca Orlini, Natale Pasini, Ennio Peli, G.Carlo Poli, Alessandro Salvadori, Michele Vezzola, Fulvio Zambelli, Daniela Zucchini, Valentino Zucchini)


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