Conclusi i restauri alla Madonna della Neve
di val.

I lavori al santuario caro ai bionesi sono stati festeggiati domenica scorsa. E già il Comitato della Piazza è pronto a nuove sfide



Sessantamila euro, per far tornare agli antichi splendori le opere d’arte custodite nella chiesetta dalla madonna della Neve, lungo l’antica via che univa Bione a Casto.
I restauri, opera dello studio Seccamani, hanno interessato la settecentesca soasa, le parti affrescate e gli intonaci.
In tutto il suo splendore il tempio mariano si è presentato ai fedeli in festa domenica scorsa.

La metà dei fondi ce li hanno messi loro, quelli del “Comitato della Piazza”.
Per anni hanno organizzando feste, competizioni di “bala” e bussato alla porta di chi poteva avere delle disponibilità.
Lo scorso anno hanno deciso di affrontare l’impegno, incontrando i favori dell’Amministrazione comunale e soprattutto quelli di Davide e Fabio che hanno insegnato loro a coinvolgere la Fondazione Civiltà Bresciana, Asm e Cassa Rurale Giudicarie Valsabbia Paganella.

«E’ stata la condivisione di un miracolo» ha chiosato don Aurelio durante l’omelia, ben felice, in vista del trasferimento che a gennaio lo porterà ad occuparsi della parrocchia di Calvagese e Mocasina, di poter affermare che «in quindici anni abbiamo messo mano a tutte e sette le chiese del paese, senza tralasciarne nessuna».

Dopo la messa tutti in oratorio, dove il Comitato della Piazza aveva preparato lo spiedo ed era pronto a distribuire i biglietti di una sottoscrizione a premi. Già, perché di progetti da avviare e concludere felicemente ce ne sono ancora tanti.

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