Escursione sull'altopiano di Cariadeghe
di red.

Il Cai di Vestone ha in programma per la prossima domenica, 11 maggio, una gita sull’altopiano di Cariadeghe di Serle. Un’escursione consigliata per le famiglie, perché permette di trascorrere una giornata nella singolare riserva naturale carsica.

Il Cai di Vestone ha in programma per la prossima domenica, 11 maggio, una gita sull’altopiano di Cariadeghe di Serle. Si tratta di un’escursione consigliata per le famiglie, perché permette di trascorrere una giornata nella singolare riserva naturale carsica.

La partenza è prevista alle 8 da Piazza Garibaldi a Vestone, da dove con mezzi propri si raggiungerà Serle.
Arrivati a Nuvolente si prosegue per Serle seguendo i cartelli turistici con l'indicazione "Monumento naturale altopiano di Cariadeghe". Superata l'ultima frazione Villa, si entra nel parco e, lasciatasi sulla destra la zona militare, si prosegue fino alla cappella-rifugio degli alpini, dove si può posteggiare.

Da lì si segue l'indicazione "Monastero di S. Bartolomeo" e si sale per la via asfaltata, che, dopo un centinaio di metri, va abbandonata per svoltare a sinistra, in un sentiero boschivo. Terminata la salita, si è accolti dalla bella immagine del monastero di S. Bartolomeo (dell'VIII secolo) con la sua massiccia struttura in pietra, posta su un bel prato verde dove è possibile fermarsi per un pic-nic. Da qui si domina il paesaggio e si gode di un'ampia vista che, nelle giornate limpide, spazia per mezza provincia. Il percorso, dopo una sosta per ammirare lo splendido scenario, riprende sotto la collina del monastero, lungo una comoda strada sterrata che, tra monumentali faggi e castagni, conduce fino alla località Valpiana, dove si incontra l'omonima trattoria. Senza abbandonare la strada, si attraversa il cortile della trattoria e si tiene la destra al primo bivio, proseguendo per un tratto tra dolci colline erbose, che regalano ai visitatori un incredibile senso di pace e tranquillità. Imboccando la strada più bassa, al bivio successivo, ci si inoltra in uno splendido boschetto di betulle, che rompe l'uniformità del paesaggio. Col diradarsi del bosco e dopo aver proseguito per la strada più alta di un ennesimo bivio, si giunge in uno spazioso avvallamento erboso, sito proprio al centro della conca dell'altopiano, di cui si notano i profili rialzati. Da qui si prosegue tra prati e tratti boschivi, tenendo sempre la destra ad ogni bivio, fino ad arrivare a una sbarra in ferro, da dove si segue l'indicazione "Piazzale Ruchì". L'ultima mezz'ora di tragitto, incantevole con i suoi castagni secolari dopo l'ampia distesa erbosa del Ruchì, dove sorge l'osteria con lo stesso nome, riconduce al punto di partenza, stanchi, ma appagati.
Per informazioni e prenotazioni contattare i capigita: Bericchia A. (0365.85381) - Pialorsi M. (0365. 820761).
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