«Mercatini di Armo? Organizzatevi meglio grazie»
di Francesca Gatti

Buongiorno, mi chiamo Francesca Gatti, abito a Desenzano, lavoro come medico presso il Pronto Soccorso dell’ospedale di Gavardo...


... scrivo rivolgendomi in particolare al sindaco e alla Pro-loco della Valvestino, per segnalare quanto accaduto domenica 18 novembre.

Dopo il mio turno in Pronto Soccorso, con marito e tre bimbi (il più piccolo di tre anni), sono partita da Gavardo per andare a vedere i mercatini del borgo di Armo di cui sono venuta a conoscenza tramite un volantino che è arrivato in ospedale.
Su tale volantino era scritto che fino alle 19.30 ci sarebbero state le navette al bivio di Armo per portare in paese i visitatori.

Noi siano arrivati intorno alle 17, dopo un’ora di strada (costituita per lo più da tornanti) e in loco abbiamo scoperto che dalle 16.30 le navette erano in servizio solo per riportare i visitatori al bivio di Armo.
Poiché ciò non era specificato nel volantino ho chiesto se qualcuno poteva farci una cortesia e trasportarci ai mercatini.

La risposta è stata negativa senza possibilità di appello
, se proprio lo avessimo voluto avremmo dovuto camminare (per tre km, al buio e con tre bimbi) fino al paese.
Nemmeno chiedendo per piacere e cercando di far capire a queste persone che eravamo lì sulla scorta di una informazione errata c’è stato modo di ricevere questa cortesia, anche se autisti e navette erano fermi, e pertanto disponibili, giù al bivio.

Mi chiedo se è questo il modo in cui il comune della Valvestino cerca di promuovere il turismo di zone disagiate e non certo facili da raggiungere!
Inoltre, anche sul piano semplicemente umano, questo rifiuto mi è parso una autentica cattiveria visto che non sarebbe costato nulla a nessuno accompagnarci anche solo per parte del tragitto...

In definitiva siamo rientrati molto amareggiati e credo che proprio che non torneremo più.
Sono convinta che questa mancanza di elasticità non possa che ritorcervisi contro.

Infine credo che
sarebbe opportuno che le informazioni scritte sui volantini distribuiti in provincia riguardanti le iniziative delle vostre zone fossero più chiari.

Francesca Gatti

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