Bondone e la sua chiesa
di Gianpaolo Capelli

Dedicata alla Natività della Beata Vergine Maria, è situata sulla balconata a sud del paese, affacciata sul lago d’Idro 


Bondone e Baitoni fanno parte dello stesso comune. A Baitoni la chiesa è dedicata alla Madonna del Rosario; di recente costruzione, è stata consacrata all’inizio degli anni ‘50. La chiesa di Bondone è situata sulla balconata a sud del paese: si affaccia sul lago d’Idro, con di fronte il castello San Giovanni, i monti del Tornione e della Cingla. 
 
La canonica è situata vicino all’ingresso principale della chiesa. Un lato della stessa, dove c’è l’entrata, una volta detta “degli uomini”, è prospiciente al precipizio delle “Laf”, dove nel 1948 perì tragicamente il parroco Don Mansueto Saibanti, e guarda su Ponte Caffaro, Lodrone, Darzo e Casa Rossa.
 
Si pensa che proprio lì, sul dosso dove si trova la chiesa, già circa nel 1800 a.C. ci furono i primi insediamenti della futura Bondone: il nome Bondone deriva da Bund-Not. Scorrendo il libro: “Fede e tradizione della comunità di Bondone e Baitoni” edito nel 1991 a cura dell’allora parroco don Dino Menestrina, e dal professor Ugo Vaglia di Vestone si riesce a ricostruire la storia della stessa.
 
La chiesa primitiva di Bondone è ricordata nel 1312, ma si pensa che lì sul dosso, dove oggi sorge l’abside dell’altare, ci fosse una cappella campestre piccola e disadorna che accoglieva i pochi alpigiani dediti alla pastorizia, al taglio del legname, e quella popolazione di carbonai che aveva già iniziato molto prima la stessa attività (si pensa verso il 1000 a.C.), continuata nei secoli fino al 1970 con l’arrivo in valle di lavori diversi, più leggeri a cui aspiravano i giovani carbonai stanchi del duro lavoro dei loro avi.
 
Da antichi documenti si presume che la chiesa, da modesta cappella, sia stata ampliata prima del 1486 e sia stata consacrata il 6 maggio 1517. Nel maggio del 1551 fu completata la costruzione del campanile. Risistemata nel 1594 fu riconsacrata nello stesso anno, infatti il 27 aprile 1594 la chiesa aveva ottenuto il fonte battesimale e il 2 agosto 1671 il diritto di sepoltura nel luogo consacrato adiacente, dove fino al 1957 venivano seppelliti anche i defunti della vicina Baitoni. Fu dedicata a Maria Vergine il 15 agosto 1773.
 
L’8 settembre 1851 fu benedetto il nuovo cimitero dall’arciprete di Condino Don Pietro Divina, delegato dal Principe Vescovo di Trento. La vecchia chiesa aveva l’altare maggiore dedicato a Maria Vergine e l’altare laterale dedicato a S. Antonio Abate. L’ampliamento progettato dall’architetto Giovanni Rosa di Condino avviene tra gli anni 1887 e 1889: viene costruita la parte dove c’è l’altare della Madonna Gloriosa in Cielo e L’Immacolata, e allungata verso la canonica. 
 
Il 27 agosto 1890 la chiesa grande e ospitale fu solennemente consacrata da Mons. Eugenio Carlo Valussi, Vescovo Principe di Trento. Il Vescovo consacrò l’altare maggiore in onore della Natività di Maria Vergine. Nella mensa dell’altare furono racchiuse le reliquie dei: S. Faustino, Liberato, Antonio e Giustino. Il bellissimo altare e contro altare dove troneggia la statua della Vergine Maria con Bambino in braccio, è di fattura boscaina, artisti girovaghi della Val Sabbia e risale al secolo XVII, le statue di San Rocco e San Sebastiano a lato sono della stessa epoca. Il presbiterio è rivestito di noce finemente lavorato, circonda il coro e l’altare maggiore posto al centro dell’abside.
 
L’altare di S. Antonio, prima dedicato a S. Antonio Abate, protettore dei contadini e degli animali, poi a S. Antonio di Padova, entrando è collocato nella navata a destra. La pala rappresenta la Vergine Maria che porge il Bambino Gesù a S. Antonio alla presenza dei Santi Antonio Abate, Paolino e Luigi Gonzaga. Merita una menzione particolare la porta del tabernacolo dello stesso altare dove è raffigurato “Gesù deposto nel sepolcro”, impressionante la sofferenza che traspare dal volto di Gesù.
Nella navata di sinistra sta l’altare della Madonna Immacolata e li vicino c’è anche la nicchia di S. Agnese (protettrice delle giovani). La statua della Beata Vergine Maria con il Bimbo in braccio, posta in alto dietro l’altare, è attualmente in fase di studio da parte di esperti d’arte, per stabilirne con certezza l’autore e il periodo in cui è stata scolpita.
 
Tre statue simili alla nostra si trovano nella chiesa: di Anfo (BS) di Tione e di Preore e sembra che sia opera dello stesso autore: si dice Maffeo Olivieri. Ogni anno, la statua viene tolta dalla nicchia e posta alla pubblica venerazione. La volta della chiesa di Bondone raffigura l’Assunzione con vicino i quattro Evangelisti che furono riscoperti quando era parroco, dal 1964 al 1967, Don Umberto Baldracchi di Pieve di Bono, durante la ritinteggiatura della stessa. I vari parroci che si sono succeduti negli anni hanno sempre cercato con i vari restauri di conservare la chiesa come si può ammirare al giorno d’oggi.
Grande importanza e solennità vengono date dalla popolazione alle feste della “Madonna di Settembre”. L’8 settembre si festeggia la Natività di Maria, patrona della chiesa, il nove la festa del Voto fatto nel 1885 in occasione del colera per ringraziare la Vergine dello scampato pericolo.
I portatori con “Maria in spalla” seguiti dai numerosi fedeli arrivano fino alla chiesetta di “Plos”. Li si ricordano i tanti abitanti sepolti in occasione della peste del Manzoni e i carbonai che nei secoli hanno fatto la storia lavorativa di Bondone.
Ricerche a cura di Nicol Bertanzetti

Nelle fotografie di Gianpaolo Capelli:
- Il contesto in cui è situata la chiesa di Bondone
- L'altare
- Gesù deposto nel Tabernacolo
- L'interno della chiesa
 
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