Primo Forum della cooperazione valsabbina
di Cesare Fumana

Tra i momenti d’incontro previsti dall’ampio cartellone della 52a edizione della Fiera di Gavardo, particolarmente significativo stato il Primo Forum della cooperazione valsabbina, sottotitolo “28 Cooperative in valle: una presenza per il futuro”.

Tra i momenti d’incontro previsti dall’ampio cartellone della 52a edizione della Fiera di Gavardo e Valle Sabbia, particolarmente significativo è stato il Primo Forum della cooperazione valsabbina, sottotitolo “28 Cooperative in valle: una presenza per il futuro”.

L’importanza dell’evento sta innanzi tutto nel fatto che per la prima volta si sono incontrate le 29 (dato aggiornato all’inizio del convegno) realtà cooperative che operano sul territorio della Valle Sabbia. In secondo luogo perché sono una presenza economica e sociale non di poco conto nel sistema valsabbino, e i numeri presentati dai vari relatori ne sono una dimostrazione.

Il dibattito è stato moderato da Marcello Zane che, da esperto conoscitore del passato locale, ha aperto la discussione illustrando i primati storici valsabbini nell’ambito della cooperazione, a partire dalle prime società cooperative di consumo sorte nei paesi delle grandi fabbriche industriali di inizio Novecento (Vobarno, Roè, Villanuova, Gavardo), per non parlare della prima cooperativa sociale d’Italia nata proprio a Roè Volciano.

Il primo intervento è stato quello di Attilio Bonomi, presidente del Consorzio Laghi, che ha illustrato la capacità del consorzio nel “fare sistema” tra le cooperative del settore sociale. Una richiesta, quella di unire le forze, più volte ribadita nei vari interventi.

Luigi Bianchi, della cooperativa di consumo Cpf 80 di Vestone, la più grande realtà cooperativa di consumo della provincia di Brescia, con 2500 soci, ovvero famiglie, ha rimarcato non solo il dato economico della vendita di prodotti a prezzi inferiori rispetto alla grande distribuzione, ma anche il valore culturale e sociale che spetta da sempre al mondo cooperativo, ossia quello di educare, formare e informare i propri soci.

È stata poi la volta di Amelia Bettinsoli presentare l’ultima cooperativa nata in valle un anno fa, la “Comunità produttori terra tra i due laghi”, sorta per valorizzare i prodotti agroalimentari tipici del territorio.

Le cooperative di edilizia economico popolare sono state presentate da Enrico Beltrami della cooperativa “La Maddalena”, il quale ha ripercorso la sua esperienza di socio cooperatore per la costruzione della propria abitazione, quando con alcuni amici diede vita alla fine degli anni settanta alla “Edilizia comunale di Gavardo” che nell’arco di quindici anni ha costruito ben 81 alloggi. Attualmente la cooperativa sta costruendo il “Villaggio Meridiana” su 30mila mq tra Gavardo e Villanuova, con costi inferiori del 20-30% rispetto ai valori di mercato, con indubbi benefici per i soci.

Un’altra realtà cooperativa ben radicata nel territorio è quella della Banche di Credito Cooperativo, le cui finalità sono stati illustrate da Maurizio Bertazzoli della BCC di Bedizzole, Turano, Valvestino, che ha evidenziato lo stretto legame tra la banca, i soci e il territorio di competenza, che si traduce con un’attenzione per i propri soci-clienti, la cui crescita corrisponde alla crescita della banca stessa.

È seguito un breve dibattito in cui hanno preso la parola Giuseppe Kron Morelli membro del Consiglio di presidenza della Confcooperative di Brescia, Andrea Pasini vicepresidente del Solco, con gli interventi del pubblico fra cui quello di Ennio Bonomi del Caseificio sociale di Sabbio Chiese.

Tutti si son detti soddisfatti di questo primo incontro e desiderosi di proseguire su un cammino comune. I suggerimenti emersi nella tavola rotonda sono stati sintetizzati da Luigi Bianchi in tre punti: la necessità di puntare sempre su una qualità maggiore, di schedare le situazioni, ovvero fare un’indagine sull’esistente anche al fine di creare sinergie fra cooperative differenti, infine riuscire a presentarsi alle pubbliche istituzioni come un’unica entità, in modo da essere considerati alla pari degli altri operatori economici.

Un unico neo: la completa assenza dei rappresentanti degli Enti locali a questo forum.

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