«Ascanide»
di Aldo Pasquazzo

Il volume dedicato alla vita di Ascanio Chiarobello è stato presentato lo scorso venerdì sera al Conventino Santa Croce di Lodrone 


Un pubblico attento, di pochi ma ottimi e forti lettori ha partecipato venerdì sera a Lodrone alla presentazione del volume ''Ascanide'', dedicato alla vita e alle avventure di Ascanio Chiarobello, nato a Paliano (Roma, oggi Frosinone) nel 1879 e spentosi a Storo 70 anni fa, dove si era trasferito dopo l'esperienza lavorativa con la Guardia di Finanza italica alla dogana di Ponte Caffaro e il matrimonio con Alice Monticelli (Radoani per parte di madre) da Storo.
 
“Ebbene, proprio nell'esatto centesimo anniversario del primo giorno di pace, alla fine del sanguinoso conflitto mondiale 1914-18, nel Conventino S.Croce di Lodrone di meglio non si poteva fare” commenta lo storico e studioso Giacomo Radoani.

Personaggio assai singolare, inquieto, apparentemente contraddittorio, ma intimamente assai coerente il popolare  Ascanio, famoso all'epoca (negli anni immediatamente antecedenti la citata guerra) per essere divenuto il ''Passatore'' di Storo (aiutava gli irredentisti a ''passare'' il confine grazie alle sue conoscenze su entrambi i fronti) e più famoso poi per essere sfuggito a due condanne a morte della giustizia austroungarica e ad un processo come disertore (per renitenza alla leva militare del 1915) dalle autorità italiane. 
 
A rappresentare l'Amministrazione comunale il presidente del consiglio Angelo Rasi.
 
Fortemente voluta dal nipote Gino Zocchi ''Cit'', questa pubblicazione è stata curata ad otto mani: la biografia è frutto della ricerca condotta dal prof. Marcello Zane, che è anche l'editore del volumetto, docente di Storia dell'Editoria in un'Accademia a Brescia, mentre la vera novità letteraria consiste nel poemetto (“Ascanide”, appunto) in versi endecasillabi sciolti dell'arch. Bernardino Bondoni, che ha saputo splendidamente tradurre in versi agili, brillanti, pieni di pathos e, a tratti, di autentico afflato epico, la sofferta vita di questo romano trapiantato a Storo.
 
Endecasillabi mirabilmente 'spiegati al popolo' da ''Castellanus'' (pseudonimo di Ferdinando Bagozzi da Castel Condino) in una succosa ed elegante premessa. Per inciso anche gli altri due scrittori si firmano con nomi d'arte (''Miz'' lo Zane e ''Relativ'' il Bondoni).
 
Pseudonimo non poteva esserci per Ascanio Zocchi, pronipote diretto ed omonimo del Chiarobello: Ascanio jr. ha illustrato con disegni ricchi di riferimenti simbolici la vita del bisnonno (soprattutto la durissima esperienza vissuta nell'internamento di Katzenau, allorché là dovette scontare la commutata pena il Chiarobello) e che ha arricchito il volume con una preziosità artistica che ben si fonde con la poesia di ''Relativ'' B. Bondoni.
 
Il volume è facilmente reperibile presso gli sponsor dell'iniziativa: le due Casse Rurali Giudicariesi, Il CEDIS di Storo e il BIM del Chiese, oltre all'Editore: ''Liberedizioni'' di Gavardo. 
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