Oggi esistono due Leghe; una è quella storica, la “Lega Nord per l'indipendenza della Padania”, attiva dal 1989 e da sempre in prima linea contro meridionali e stranieri, pro federalismo e secessionista. 
 

L’altra è la neonata “Lega per Salvini premier”, nata ad hoc per le elezioni dello scorso marzo (), “amica” dei meridionali, ma (per il momento) non degli stranieri (almeno fino a quando non avranno diritto di voto), nemica giurata dell’Ue e non più secessionista (almeno a parole). 
 

È proprio nel mio Sud che la seconda Lega ha guadagnato i voti della destra (ex An), e dei “convertiti”. Sempre lì oggi continua a vincere, sdoganando a dismisura la “propensione” al razzismo e all’intolleranza insita in ognuno di noi. 
 

Cosa non di poco conto, in caso di “necessità” la seconda Lega non avrebbe ereditato i debiti della prima, quei 48,9 milioni che Bossi e soci frodarono alle tasche degli italiani (settentrionali, centrali, meridionali ed insulari), ed il cui pagamento è stato dilazionato in ben 81 anni. 
 

Provateci voi a fare degli illeciti e venir condannati al risarcimento di grandi o piccole somme, a chiedere dilazioni allo Stato per ottant’anni. Provateci e vedrete, o magari chiedete a quelli della Lega (vecchia e nuova) come si fa. 
 

Addirittura sempre nel mio Sud, c’è chi ha creato all’interno di Forza Italia la corrente “Forza Salvini”, in appoggio al governo ed al suo vice premier. 
 

Quindi se prima la Lega era unica, padana e indivisibile, oggi ne esistono due: una per il Nord, l’altra per il Sud. Infatti per gli abitanti del Settentrione è possibile iscriversi alla prima - la loro - mentre quelli del Meridione possono aderire alla seconda.
 

Tutto ciò accade in tempi dove la politica (che di politica ha ben poco) si fa a colpi di tweet, e ministri “capitani” (un tempo in felpa, ora in giacca e cravatta) propongono la versione new age di un gattopardismo esasperato, a tratti illogico ed inopportuno, ma che paga in termini di voti e di popolarità.