Ritrovata Ananta, sta bene
di val.

Si era persa nella zona del Tesio dove era arrivata lunedì per trascorrere qualche ora nel silenzio, in mezzo alla natura.
Aggiornamento venerdì h 7:00



Tutto è bene quel che finisce bene.

Proprio mentre le speranze si stavano riducendo al lumicino, ecco che Ananta, 40 enne di Villanuova che da qualche tempo viveva alla Raffa, è stata ritrovata, sana e salva, in stato confusionale, ma in discrete condizioni di salute.

Il ritrovamento poco prima delle 11 di questa mattina.
Meglio così.

La svolta nelle ricerche della donna che mancava da lunedì, è avvenuta ieri sera, quando la sua Lancia Ypsilon è stata ritrovata lungo una stradina laterale della via che sale da Gavardo verso il Tesio.

Attorno al luogo già ieri sera si erano concentrate le ricerche, ripartite questa mattina con l'ausilio di unità cinofile.

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Aggiornamento venerdì h 7:00

Era scomparsa lunedì, dopo aver portato i due figli a scuola non era tornata a riprenderli e si temeva il peggio, anche per il fatto che sta attraversando un periodo difficile della sua vita.

Lei invece, 40 enne di Villanuova, da Raffa dove abita da poco, era salita sul Tesio alle spalle di Gavardo: aveva qualche ora di tempo, forse voleva recuperare un poco di serenità rivisitando i luoghi dove era stata felice, con la famiglia ancora unita.

Poi però si è persa nel bosco
e tenendo come riferimento una casetta in località Piazza Sovino, confondendola con un’altra che conosceva meglio, non riusciva più a ritrovare né l’auto né la strada di casa.

L’hanno ritrovata ieri mattina, in stato confusionale, ma in discrete condizioni di salute, proprio vicino a quella casetta.
Per cercarla la sera prima, dopo il ritrovamento dell’auto, si era mossa la ormai collaudatissima “macchina” dei soccorsi facendo base al fienile del Tesio gestito dal Cai, coi Vigili del fuoco e i tecnici del Soccorso alpino, unità cinofile, agenti della Locale, carabinieri e volontari ella Protezione civile.

E’ finita bene, nelle lacrime di sfogo dei familiari, che fino all’ultimo ci hanno creduto.
Questa volta, per fortuna, a ragion veduta.


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