Raccolte di stagione ad Agri 90
di Aldo Pasquazzo

Buona la raccolta di castagne che viaggia attorno ai 30 quintali. Soddisfacente anche l'andamento riguardante il mais e gallette a differenza di quello delle patate che invece riscontra un calo del 20%


Raccolta e conferimento
delle castagne stanno procedendo in maniera spedita, ma al contrario, il mercato sta viaggiando a rilento. Centri commerciali e grossisti dell’alta Italia e non, rispetto ad un anno fa, tardano ad avanzare ordini. In calo invece la produzione di patate che rispetto agli anni scorsi riscontra un meno 20 per cento. Questo dovuto alla scarsa remunerazione del prodotto.

Diversa e in continua crescita la situazione per cereali, mais e gallette. Quest'ultime hanno per ora un mercato principalmente estendibile a livello regionale, grazie al passa parola e opera di persuasione che sta espletando Luis Durnwalder che di Agri 90 è oramai considerato di casa.

Il prezzo delle castagne al momento è quantificabile su 4 - 5 euro al chilogrammo. A rivelarlo è il presidente di Agri 90, Vigilio Giovanelli, alle prese con castagne e mais che in questi giorni i soci fanno pervenire alla coop di Via Sorino, a nord di Cà Rossa. Non passa ora che sotto il tombone per Sopravillo non transitino trattori e mezzi furgonati stracolmi di mais e di castagne. Una volta dentro, tocca al direttore Arturo Donati, all'esperto Michele Faccini e allo stesso Giovanelli espletare ricognizioni e pesatura.

“Sommando gli ultimi dati, finora abbiamo raccolti circa 30 quintali di marroni, che però stentano ad essere piazzati sui vari mercati a seguito della situazione meteo il cui ripetuto bel tempo di questi giorni non fa rilevare al momento ne castagnate sociali o di piazza né tantomeno consumi a livello famigliare. La mancanza di questi ordini si fa sentire. Ora stiamo facendo scorte in attesa che la situazione si incammini verso auspicati consumi invernali”.

Qualitativamente parlando Giovanelli non ha dubbi: “A fare la differenza, prima sono quelli che provengono dalla zona di Lodrone e poi Darzo. Due qualità molto simili con una leggera differenza di misura per quelli provenienti da Lodrone”.

Su quantità a qualità parla anche Massimiliano Luzzani che dell’Associazione del Castagno è il presidente. “A seguito l'azione di potatura e risanamento agli alberi da noi intrapresa nel 2013 i risultati sono da considerare più che confortanti. All'inizio temevamo che l'azione praticata comportasse anche qualche imprevisto o ritardo . Invece non è stato così. Aver sfoltito la pianta con criteri e procedure azzeccate i risultati hanno anticipato ogni previsione. La produzione 2018 non presenta castagne di elevato spessore (dimensione) visto che il frutto ha risentito della scarsità di piogge primaverili ed estive. Lo spessore è leggermente contenuto e la stessa rugginosità della foglia risulta se non secca ma molto ingiallita”.

Luca Gavioli è di Finale Emilia, nel modenese, e in questi giorni è tornato ad Agri 90 per occuparsi di mai,s la cui raccolta sta volgendo al termine. Gavioli, seppur di giovane età, è considerato un esperto e con altri fa parte alla redazione del periodico padano Agro Notizie. “Da noi quello trentino, che del resto ha una tonalità più rossa e con una pannocchia di dimensioni maggiori, lo si usa pure per alimentare le ovaiole, che a loro volta producono uova di colore più accentuato, sicuramente di qualità: una produzione per un mercato considerato di nicchia”.
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