Musica d’acque dolci
di Alfredo Cadenelli

Week-end lungo e fitto d’appuntamenti musicali, quello da poco trascorso. Gioved sera Low Freqency Club e The Oranges, due giovani gruppi valsabbino-gardesani legati all’etichetta Polka Dots di Ro Volciano.

Week-end lungo e fitto d’appuntamenti musicali, quello da poco trascorso.
Giovedì sera Low Freqency Club e The Oranges, due giovani gruppi valsabbino-gardesani legati all’etichetta Polka Dots di Roé Volciano, hanno fatto oscillare il pubblico della Locanda di Campagna a Lonato; venerdì, Salò ha ospitato la canzone d’autore ironica e stralunata di Ettore Giuradei e il post-rock bello e maudit di Ectoplasma? Yes, I am, progetto solista del chitarrista gavardese Cristian Ruggeri, rispettivamente presso il locale circolo Arci e il bar Cinastic.

Sabato 26, un altro giovane cantautore bresciano, Gianmarco Martelloni, ha presentato alla gremita platea del teatro Centro Lucia di Botticino il suo album fresco di stampa “la superficie del mare” (Mizar Records, 2008), in uscita il 9 maggio.
Immediatezza, rigore, spontaneità e “spartanità”, eleganza negli abiti e sicurezza nell’eloquio: ingredienti essenziali, segnali di stile, “punto zero” su cui Gianmarco intesse trame e versi raffinati e non banali, ben oltre gli standard pop cui, a tratti, i brani ammiccano.
Solida e rodata la band che da tempo accompagna il cantautore nei live: quattro musicisti eclettici e talentuosi, ironicamente ribattezzati “I Martelloni”.
Se la sezione melodica, composta da Filippo de Paoli alla chitarra elettrica e Simone Piccinelli alle tastiere, ben rappresenta la vena più romantica e umbratile racchiusa in tanta parte dei pezzi di Gianmarco, la sezione ritmica da voce alla sua componente più ironica e naïf.
L’incedere sicuro e tribale delle batterie del veterotestamentario Matteo Arici fa bene il paio con il freak jazz delle linee di basso intavolate dall’eclettico Giacomo Papetti, che accarezza le quattro corde con l’istrionica eleganza di un Don Lurio appena un po’ più alto e rock.
In ultimo, anche se furono quella sera il gruppo d’apertura, menzione decisamente positiva per i gardesani Gretel e Hansel, psichedelico e anglofilo trio (quartetto mutilato causa malanno del chitarrista, in realtà) capitanato dal tastierista e cantante salodiano Fausto Zanardelli.

Chiusura in bellezza (i doppi sensi si sprecano!) con Angela Kinczly, “cantantessa” bresciana ospite domenica 27 al…24, locale a Cunettone di Salò che propone settimanalmente concerti in chiave elettro-acustica.
L’album di Angela, anch’esso con riferimenti idrici nella titolazione, “The Legendary Indian Aquarium and Other Stories”, è uscito nel 2007 per l’etichetta discografica bresciana Kandinsky Records.
Nove brani sospesi fra folk e canzone d’autore, fragili e senza peso, avvolti da una “miscela di suoni elettronici, influenze jazz e atmosfere ibride, con la creazione di arrangiamenti che trasformano il tutto in elettrofolk”.
Arduo ri-pensare le atmosfere, rarefatte ed eteree, del disco in una riproposizione a vivo: Angela ha vinto la sfida, sottraendo fronzoli ed orpelli per ridare ai pezzi un’essenzialità ed una nudità conturbanti.
La voce suadente e gli arpeggi, minimali e maliardi, di Angela, il contrabbasso greve e catartico di Giorgio Marcelli, le trame elettroniche e ritmiche con cui Isacco Zanola colora sapientemente i brani: una formazione essenziale ma capace di affascinare ed emozionare il numeroso pubblico assiepato fra tavoli e divanetti.

Questo ciò che è stato; presto sarà tempo di primo maggio e certamente, ne avremo delle belle, da ascoltare e da scrivere.

Per informazioni sui gruppi…www.myspace.com e digitate nella barra di ricerca le loro generalità!

0501martelloni.jpg