L'arte del vivere
di don Claudio Vezzoli

Il mese di ottobre ci ricorda che ormai è già iniziato l’autunno con le giornate limpide che ci avvolgono con una luce tenue e, nello stesso tempo, è il mese dove la stagione ci fa godere i frutti della terra


Pensiamo ormai ai vignaioli, che peraltro sono già al lavoro dal mese scorso, e alla vendemmia e tutto questo diventa il tempo per assaporare il gusto della vita.

L’autunno è un tempo anche di riflessione,
una occasione per guardare la vita sotto una prospettiva diversa: i colori autunnali sono lì a raccontarci un po' la nostra vita.
Lo sguardo dei colori tenui e delicati per guardare la nostra vita come i colori: i nostri aspetti positivi e le nostre debolezze.
Il sole autunnale ci invita a rientrare in noi stessi, nel nostro cuore, la parte più intima di noi stessi, e ritrovare quella pace interiore di cui abbiamo bisogno.

E’ l’arte del vivere!

L’arte del vivere bene ci aiuta ad assumere una sensibilità verso sé stessi: il rispettare i bisogni del nostro corpo si trasforma nell’impegno di rispettare i bisogni dell’anima.

Che cosa può aiutarci a vivere bene?
Tante cose semplici che ci aiutano a dare energia positiva alla nostra vita: il ritrovarsi con gli amici, qualche volta lo sfogo delle lacrime, una sonno salutare, un bagno rigenerante, la preghiera, una buona lettura, l’ascolto della musica, il gioco le camminate in sentieri e luoghi a noi cari.

E’ anche forse il periodo dove noi siamo invitati a governare le nostre emozioni in quanto influenzano le nostre azioni, i nostri pensieri e le nostre decisioni, la nostra salute, lo star bene con sé stessi e la nostra convivenza con gli altri.

Le emozioni sono il motore della nostra vita, sono una potente energia capace di sconvolgerci e di farci fare le cose con passione. Però le emozioni hanno il rovescio della medaglia: posso causare in noi agitazione e violenza, possono dominarci.

Tutto dipende da noi!
Questo tempo può essere utile per entrare in noi stessi e vedere se le emozioni sono una forza, una energia oppure ci paralizzano. Vedere anche se le emozioni che noi proviamo nella vita sono state una occasione per incontrare le persone.

La riflessione che ho fatto, seppur breve, non ci impedisce di elevare lo sguardo verso il cielo: quando alzi lo sguardo a Dio ci si incontra anche con noi stessi e a proporsi delle mete da raggiungere. Evagrio Pontico, un Padre del deserto, ci ricorda che “se vuoi conoscere Dio, incomincia conoscere te stesso!”.

Dobbiamo crescere in una spiritualità che non sale al cielo per far entrare i nostri problemi o per incontrare le nostre immagini di Dio, ma la nostra vita spirituale consiste nel fatto che noi possiamo risalire al cielo quando abbiamo il coraggio di scendere nella nostra umanità e da qui saliamo per conoscere il vero cielo ed il vero Dio, altrimenti si rischia di incontrare solamente le nostre proiezioni.
 
don Claudio
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