«Gotti, il primo padrino»
di Elena Ferremi

John Gotti è un mafioso conosciuto come “il Boss dei Boss”, capo della famiglia Gambino di New York negli anni Ottanta 


In galera, anziano e divorato dal cancro, Gotti rivede, durante un colloquio con il figlio maggiore, spezzoni della propria vita, le gioie maggiori e i dolori più profondi. Padre di cinque figli e marito appassionato, non nasconde di essere apprezzato e ben voluto da una buona fetta della sua comunità.
 
Completamente scollegato da tutti i film sul tema attuali e passati, “Gotti – il primo padrino” è un'opera ridimensionata alla vera vita di un malavitoso italo-americano che fu un personaggio importante della New York di pochi decenni fa. 
 
John Travolta è un protagonista come pochi: morbosamente affascinante ed elegante, è sempre al centro della scena; questo non rende l'opera pesante o ridondante, ma al contrario un capolavoro di primi piani, inquadrature perfette che lasciano cogliere al pubblico la perfezione e il talento recitativo dell'attore. Certo, senza Travolta il film non sarebbe nemmeno esistito. Il cast non fa altro che da accompagnamento e l'ambientazione sarebbe vacua senza il Boss in primo piano.

L'alternanza di scene girate e filmati originali dei telegiornali statunitensi scava senza tregua sotto un'ideologia forse troppo radicata, alla ricerca di una rappresentazione oggettiva che fa riflettere. 
Soffermarsi non solo sugli aspetti della vita della criminalità organizzata, i luoghi, i protagonisti, gli omicidi e la ritualità, senza mai sfociale nell'oscenità, ma analizzare anche i momenti personali, i rapporti sociali e la famiglia, rende il lavoro di Connolly estremamente unico ed apprezzabile.
 
 
REGIA: Kevin Connolly
ANNO: 2018 (nelle sale italiane dal 13 settembre)
CAST: John Travolta, Kelly Preston, Spencer Lofranco, Stacy Keach, Pruitt Taylor Vince, Leo Rossi.
GENERE: drammatico
DURATA:  112 minuti
GIUDIZIO: ■■■■□  

Ecco il trailer.

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