Con la Cassa Rurale al Parco delle Fucine
di Redazione

Una bellissima esperienza quella vissuta lo scorso 8 settembre al Parco delle Fucine di Casto da 80 giovani residenti nelle zone di competenza della Cassa Rurale 


Due pulmini e qualche auto. Ottanta ragazzi provenienti da tutto il territorio di competenza della Cassa Rurale Giudicarie Valsabbia Paganella, da Salò all’Altopiano della Paganella, per trascorrere un sabato - lo scorso 8 settembre - presso l’avventuroso Parco delle Fucine di Casto. 
 
La giornata non poteva iniziare in modo migliore: i ragazzi di CO.GE.S.S., attiva cooperativa sociale del territorio, hanno preparato per il gruppo una gustosa colazione con vista sulle meraviglie naturali del parco.
 
I ragazzi sono stati trasportati in un viaggio dantesco grazie alle parole di Gregorio Vivaldelli, noto studioso della Divina Commedia, che ha offerto alcuni spunti di riflessione. Il professore ha fatto emergere la modernità del viaggio di Dante, un viaggio ricco di spunti e messaggi positivi per tutti i ragazzi che si accingono a costruire il proprio percorso di vita. Con un parallelismo con i percorsi delle ferrate ha affrontato i temi della paura e della responsabilità, incentivando i ragazzi a seguire le proprie passioni e attitudini, ma ricordando sempre che ogni percorso di successo richiede fatica.  
 
Erano presenti anche alcuni dei volontari che gestiscono il Parco delle Fucine. Il Presidente Santo Piccinelli ha raccontato il grande lavoro che è stato svolto in questi anni per arrivare a costruire il parco e renderlo un’attrazione da circa 100.000 visitatori all’anno. Appassionato anche l’intervento di Francesco Franzoni, consigliere del Comune di Casto e già sindaco, che ha ribadito ai ragazzi l’importanza di impegnarsi in ogni modo per valorizzare il proprio territorio e sviluppare le proprie comunità. 
 
In tarda mattinata le guide volontarie del Parco hanno dato avvio ai percorsi, iniziando con quelli più adrenalinici: Zip Line (teleferica) e QuickJump (salto nel vuoto) hanno destato i sensi dei giovani iscritti.
 
Nel pomeriggio i partecipanti hanno potuto apprezzare altre attrazioni del Parco percorrendo, sempre accompagnati delle guide volontarie, uno dei tanti percorsi attrezzati e vie ferrate attraverso il canyon con passaggi sui ponti tibetani.
 
Al termine dei percorsi, il Prof. Vivaldelli ha condotto un ulteriore momento di riflessione prendendo spunto dalle emozioni vissute durante la giornata al Parco, mostrando ai ragazzi quanto sia importante saper riconoscere la paura per affrontarla nel migliore dei modi. Finito il debriefing, il Gruppo Ferrate Casto ha offerto a tutti uno stuzzicante aperitivo di saluto con la promessa di ripetere questa esperienza.
 
Grande soddisfazione anche da parte della Cassa Rurale, ci dice il Direttore Davide Donati: “L’obiettivo della giornata era quello di dare dei messaggi positivi ai partecipanti, valorizzare il nostro territorio e interagire con i nostri giovani e mi pare che ci siamo riusciti”.
 
 
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