«Basterebbe spostare indietro il semaforo»
di Cesare Fumana

Commercianti e cittadini di Sopraponte sul piede di guerra contro il Comune di Gavardo con l’avvio di una raccolta firme per ripristinare il senso unico alternato regolato dal semaforo della strettoia di via Vrenda. C'è anche un suggerimento alternativo



La modifica della viabilità i
ntrodotta del Comune di Gavardo per la stretta di via Vrenda a Sopraponte non piace né ai cittadini né ai commercianti della frazione.

La strettoia dopo il ponte sul Vrenda a salire verso la parrocchiale di San Lorenzo, con passaggio a senso unico alternato regolato da semaforo, da due settimane è transitabile solo a senso unico, in salita. Di conseguenza, tutti i mezzi provenienti dalla parte alta della frazione (dalle località di Quarena, Casalicolo e Monte Magno) sono costretti a deviare sulla Sp 56 (la Gavardo – Vallio Terme) per raggiungere il capoluogo, non passando più per la parte bassa della frazione.

Questa modifica della viabilità è stata adottata su consiglio della Locale per consentire all’Ufficio tecnico del Comune di porre in sicurezza il ponte sul torrente Vrenda.
Togliendo il semaforo, inoltre, si evita che le auto si fermino in colonna sul ponte.

Questa soluzione non piace
per nulla ai commercianti di Sopraponte e nemmeno a molti cittadini, costretti ad allungare il tragitto per raggiungere Gavardo.

«Da quando hanno introdotto questa modifica alla viabilità – ci dice Marco Colla, titolare di un bar tabacchi in piazza Santa Lucia, che si fa portavoce dei commercianti di Sopraponte –, abbiamo notato un notevole calo della clientela e del nostro lavoro.
Per questo da stamattina (ieri n.d.r.) abbiamo iniziato una raccolta firme presso gli esercizi commerciali di Sopraponte per far ripristinare il senso unico alternato».

«Capiamo le ragioni di sicurezza - prosegue Colla -, ma per evitare che le auto stazionino sul ponte quando il semaforo è rosso, basterebbe sportarlo prima del ponte».

«Abbiamo sentito il responsabile dell’Ufficio tecnico: ci ha detto che questo provvedimento è temporaneo, finché saranno eseguite le verifiche sul ponte.
Ma non vorremmo che il senso unico rimanesse per sempre, visto che girano voci in tal senso».

Per questo i commercianti stanno chiamando a raccolta i concittadini soprapontini per suffragare la loro richiesta al Comune con un consistente appoggio della popolazione.


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