Bondone in festa per la Madonna de setember
di Aldo Pasquazzo

Anche quest'anno una numerosa partecipazione e tanti volontari alla tradizionale processione mariana 


Fino a metà degli anni '60 a Bondone portare la statua delle Vergine in occasione del giorno della “Madonna de setember” era considerato un grande onore per chiunque. Allora a contendersi quel prestigioso, tradizionale incarico – che all'epoca aveva anche un costo - erano per lo più i giovani, che addirittura lasciavano il lavoro pur di esserci. 
 
Ebbene, la scorsa domenica al rito religioso c'è stata non solo una numerosa partecipazione, ma anche grande disponibilità da parte dei portatori, tutti volontari. Nessun esborso, ma solo la volontà di alternarsi a portare la statua, peraltro piuttosto pesante.
 
“Ai nostri tempi – ha commentato Aurelio Cimarolli – all'asta la squadre in lizza spendevano dalle 300mila alle 400mila lire per aggiudicarsi l'incarico di portare la statua dalla chiesa alla Santella della Plos”. 
 
Dietro la statua della Vergine, oltre all'arciprete don Andrea Fava e a don Michele Canestrini anche il sindaco Gianni Cimarolli, il suo vice Giacomo Valerio, la collega Chiara Cimarolli, il comandante della Stazione Carabinieri di Storo M.llo Tava nonché  la rappresentanza dei Vigili del Fuoco con il comandante Fausto Cimarolli.
 
La chiesa per l'occasione era splendidamente addobbata. La corale parrocchiale ha intonato inizialmente “Andrò a vederla un dì” e poi, lungo il tragitto, “Salve Regina” e “Mira il tuo popolo”, come ai tempi della Madonna Pellegrina e del  Congresso Eucaristico anni '50. Nell'androne e per i vicoli catenelle di carta come si usava all'epoca nel giorno del Corpus Domini. Poi tutti quanti sul sagrato per un momento di festa. 
 
“A gestire e organizzare il tutto noi del gruppo Alpini e le varie realtà di volontariato” ha spiegato il capogruppo Sergio Valerio.
 
 
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