Lo scorso sabato a Baitoni, in occasione dei 35 anni di fondazione del locale gruppo Ana, erano presenti molte delegazioni di valle ma non solo. 

Al cerimoniale, sindaco compreso, anche una rappresentanza di Pumenego, nel bergamasco. Solo loro erano una quarantina, con al seguito i familiari. “Ci veniamo ormai da dieci anni e ci torneremo ancora almeno per altrettanti” ha detto il primo cittadino Mauro Barelli.  

 

Dopo l'ammassamento e la sfilata tutti in chiesa, dove il reverendo arciprete decano don Andrea Fava ha celebrato la Messa. Nell'omelia il sacerdote ha parlato di “ruolo di vicinanza e di affidabilità delle comunità verso le Penne nere”. Gli ha fatto eco il Consigliere provinciale Mario Tonina, che dalle balaustre agli Alpini ha detto: “Sapete trasmettere gioia, amicizia, solidarietà, fratellanza e un'infinità di valori, ed è per questo che la gente è da sempre con voi”.

 

Tiziano Ferrari è il capogruppo, tant'è che è toccato a lui fare gli onori di casa. “A Baitoni siamo una sessantina di iscritti di cui sette simpatizzanti, e con gli amici di Bondone si parla e si collabora, tanto che ogni anno ci ritroviamo tutti insieme all'Alpo”.

 

Giancarlo Bronzi è il segretario della sezione di Baitoni. “Sono di Milano ma gli Alpini di Baitoni sono sempre nel mio cuore e con loro mi trovo davvero bene. Ogni anno ci impegniamo a fare beneficenza a favore di convalligiani che si trovano in difficoltà”.

 

Hanno partecipato alla manifestazione anche il sindaco di Bondone Gianni Cimarolli, la rappresentanza dell'arma dei Carabinieri di Storo con il capostazione maresciallo Fava e la Banda “San Giorgio” di Castel Condino, diretta dal maestro Paolo Filosi e presieduta da Andrea Gara. “Partecipare e suonare al raduno Ana di Baitoni per noi castellani è sempre un onore” aggiunge il primo cittadino Stefano Bagozzi. Tra i convenuti anche il capogruppo di Bondone Sergio Valerio e il suo predecessore Mario Marchiori. 

 

Poi tappa al vicino monumento, al cimitero e infine all'Idroland, una grande festa con pranzo casereccio e consegna dei riconoscimenti, tra cui anche quello destinato all'ex capogruppo Sgarbi.