Prova tv
di Luca Rota

L'ormai consolidata var ha fatto il suo esordio anche nel Mondiale. Questo sistema di assistenza all'arbitro, che al suo esordio in serie A un anno addietro, suscitò polemiche e approvazione, a breve verrà utilizzato anche per le Coppe Europee


Questa tecnologia, moderna ed innovativa, ha un antenato non troppo datato, il cui primo utilizzo risale ad un quarto di secolo addietro: la prova tv.

Il primo ad "inaugurarla" in serie A, per simulazione, fu Ibrahim Ba, centrocampista francese dalla bianca chioma, con trascorsi nel Milan, ai tempi militante nel Perugia. Si era nel 1999. Stessa cosa accadde qualche anno più tardi ad Iliev del Messina ed a diversi altri calciatori.

Tutto ciò che in campo sfuggiva all'occhio dell'arbitro, poteva essere oggetto di rivisitazione in studio, e tramite prova televisiva, si procedeva a squalificare il calciatore reo di aver avuto una condotta scorretta (colpi proibiti, simulazioni, gol di mano).

L'utilizzo più "famoso" di questa tecnologia, per noi italiani, risale al Mondiale americano del 1994. Nel quarto di finale che ci vide opposti alla Spagna, nel corso del secondo tempo Luis Enrique sanguina vistosamente dal volto, accusando Tassotti di avergli rotto il setto nasale con una gomitata.

L’azione ultra fallosa sfugge clamorosamente (e per nostra fortuna) alla terna arbitrale, ed alle telecamere delle tv statunitensi. Il giorno seguente però, il terzino azzurro viene "beccato" nel mentre dell'azione fallosa, proprio dalla prova tv, che gli infligge ben 8 giornate di squalifica.

Dieci anni più tardi, nell'Europeo del 2004, in Italia - Danimarca, Totti sputò Poulsen che da oltre un’ora gli massacrava caviglie e nervi. Prova tv, squalifica e campionato d’Europa finito per il Pupone.

Mondiale 2006, quello berlinese; Italia - Usa, con De Rossi che rifila una gomitata a Mc Bride; in campo niente sanzioni, dopo saranno 5 giornate (rientrerà per la finale, poi vinta, calciando anche uno dei rigori).

La testata di Zidane a Materazzi invece non richiese l'utilizzo di questa tecnologia, ma venne segnalata direttamente dal quarto uomo al direttore di gara.

Storia a parte di questo mezzo d'aiuto agli arbitri, la domanda a tal proposito è: com'è possibile che ancora oggi, sotto gli occhi di mille telecamere, basti venire sfiorati dall’avversario, e subito ci si butta a terra con le mani sul volto?

Forse sarebbe opportuno punire con la var l'intenzionalità di imbrogliare arbitro e avversari. Non sarebbe male come "nuova regola". Magari in molti smetterebbero di fingere e giocherebbero. Forse.
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