«Non smettete di cercarla»
di red.

Questo l’appello lanciato ieri in un presidio in piazza dal papà della piccola Iushra, svanita nel nulla sull’Altopiano di Cariadeghe lo scorso 19 luglio durante una gita  


Continuare le ricerche, non perdere la speranza di ritrovarla. 
 
Questo il fulcro dell’appello lanciato ieri, sabato, da Mohamed Liton Gazi, padre della piccola Iushra, la dodicenne affetta da autismo di cui non si hanno più notizie dallo scorso 19 luglio, quando è scomparsa durante una gita con la Fobap sull’Altopiano di Cariadeghe.
 
Circa 1500 uomini tra Protezione Civile, Vigili del Fuoco e volontari - con gli speleologi a calarsi in ogni cavità e grotta del terreno carsico e i cani pronti a fiutare ogni possibile traccia - hanno setacciato la zona per due settimane alla ricerca della ragazzina bengalese, senza purtroppo giungere ad alcun risultato.
 
Ieri, come si diceva, i genitori di Iuschra hanno indetto un presidio in Largo Formentone, a Brescia, per ringraziare quanti si sono impegnati con ogni mezzo a disposizione per ritrovare la piccola e comunicare un messaggio alle istituzioni, ma anche ai cittadini e agli operatori dei media. “Chiedo alle autorità di non sospendere le ricerche, di indagare sull’accaduto ed accertare eventuali responsabilità. Non lasciatemi solo. Non lasciate sola mia figlia”.

E aggiunge: “Se qualcuno l’avesse rapita, lo prego, per favore la rilasci e me la riporti. Rivoglio mia figlia».
 
 
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