Bondone tra i borghi più belli d'Italia
di Gianpaolo Capelli

“Quel bel paese che sta lassù col sole in fronte che guarda giù… ”: come dice la canzone a lui dedicata, Bondone è stato annoverato tra i borghi più belli d’Italia, e si aggiunge in Trentino ai cinque già esistenti: Vigo di Fassa, San Lorenzo in Banale, Mezzano, Rango e Canale di Tenno 


Il bel borgo medioevale di Bondone si affaccia come una balconata sul Lago d’Idro, con di fronte il Castello San Giovanni, feudo per secoli della casata dei Lodron. Tanti gli sponsor che han perorato la causa per raggiungere l’ambito traguardo: prima di tutti l’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Gianni Cimarolli, ma anche dai tanti visitatori che negli anni esprimevano giudizi sempre più lusinghieri sul paese e incitavano le autorità a far valere a livello regionale e nazionale le bellezze del borgo che stavano visitando. 
 
Il professore Antolini Mario (Muson), scrittore e giornalista che è stato spesso a Bondone a presentare libri del Comune e della parrocchia, è stato uno dei promotori - ancora anni fa - delle bellezze di Bondone, e passeggiando per le sue strade linde e pulite, dove non esistono spazzini comunali, andava con i ricordi della sua gioventù a quando viveva in Giappone, rimarcando che ognuno puliva la strada davanti alla propria casa, come si fa a Bondone. Grazie senz’altro anche a don Bruno Armanini quando, durante il breve periodo di collaboratore parrocchiale di Bondone e Baitoni, incitava i fedeli a perorare la causa perché fosse annoverato tra i borghi più belli d’Italia. 
 
A gioire della bella notizia è stato senz’altro il sindaco Gianni Cimarolli con tutta la popolazione a cui ha comunicato il lieto evento, per quanto decretato nel mese di luglio 2018 dall’apposita Commissione che ha vagliato la richiesta.
 
Bondone per le sue caratteristiche architettoniche merita veramente il titolo assegnato. Chi passeggia per le sue strade silenziose, poiché ora gli abitanti sono pochi, sono colpiti dalla cura con cui il paese è tenuto dagli stessi. Bondone è definito anche il paese degli “avvolti”: tanti i passaggi al coperto che si intrinsecano sotto le case per concedere un passaggio più veloce tra una strada e l’altra; avvolti che spesso servono per il ricovero della legna ammonticchiata con cura dai proprietari. 
 
Numerosi sono i murales sulle antiche case del paese: dipinti non di grandi pittori ma commissionati dalla devozione popolare in onore della Beata Vergine Maria ringraziandola per lo scampato pericolo del colera del 1850 circa che imperversò in Trentino. Il voto del 1855 è a perpetua memoria sempre della grande grazia ricevuta da “Maria”, voto che viene rinnovato ogni anno il 9 settembre con la storica processione alla chiesetta di Plos; spostata al 10 settembre, come quest’anno, perché cade di domenica dedicata al Signore. 
 
In centro al paese fa bella mostra la fontana del “Bregn” in granito di tonalite, lavatoio per secoli delle donne “carbonere” di Bondone. 
La stupenda chiesa dedicata alla Natività della Beata Vergine Maria è un piccolo gioiello. L’altare e il contraltare di fattura “Boscaina”, laminati in oro, in cui è inserita la nicchia in centro dove la statua della Beata Vergine Maria con bimbo in braccio, protettrice dei carbonai e dei contadini, è venerata nelle feste della Madonna di settembre: Natività Beata Vergine Maria a cui la chiesa è dedicata. Bellissimo il rivestimento del coro e dell’apside in noce massiccio finemente lavorato. 
 
Ad aggiungere lustro al bel borgo è anche lo stupendo monumento al carbonaio, opera bronzea del compianto artista trentino don Luciano Carnessali, voluta dall’Amministrazione comunale a ricordo perpetuo del lavoro secolare del paese, e benedetta nel 2002 dall’Arcivescovo Mons. Luigi Bressan. 
 
Piccola cosa, ma ora Bondone “il paese dei carbonai” ha anche la canzone dedicata all’antico mestiere dal titolo “Carbonaio”. 
 
 
 
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