Fuori pericolo il pescatore folgorato
Sta meglio il 47enne operaio di Gavardo che domenica scorsa lungo la pista ciclabile della Gavardina che costeggia la 45 bis, era rimasto folgorato toccando accidentalmente dei cavi dell'alta tensione con la canna da pesca.

Sta meglio Pierluigi Bonizzardi, il 47enne operaio di Gavardo che domenica scorsa, mentre pescava in riva al Naviglio, lungo la pista ciclabile della Gavardina che costeggia la 45 bis, era rimasto folgorato toccando accidentalmente dei cavi dell'alta tensione con la canna da pesca.
Le sue condizioni iniziali, apparse molto gravi a causa dell'arresto cardiaco conseguente alla scossa, sembravano in miglioramento già lunedì. E mercoledì dopo tanta paura si vede la luce in fondo al tunnel: le condizioni dell'uomo sono stabili e i sanitari hanno eliminato le massicce dosi di sedativo.

L'operaio parla, sta bene e ricorda addirittura la dinamica dell'incidente. All'origine di tutto c'è una grossa trota agganciata all'amo che non vuole darsi per vinta: il pescatore dà uno strattone troppo forte e finisce con la canna contro i fili sospesi. Quello che non può rammentare è che a salvargli la vita è stato soprattutto il caso: un'infermiera di Gavardo che passava di lì in quel momento ha evitato il peggio, intervenendo tempestivamente. Tutto è bene quel che finisce bene quindi. E c'è da scommettere che Bonizzardi tornerà quanto prima alla sua più grande passione: la pesca.

L.C. da Bresciaoggi