Vezzola condannato per peculato
di Redazione

La sentenza pronunciata lo scorso lunedì condanna l’ex sindaco di Gavardo Emanuele Vezzola a due anni di reclusione senza sospensione condizionale della pena 


La sentenza è stata emessa lo scorso lunedì a chiusura del processo a carico dell’ex sindaco di Gavardo Emanuele Vezzola, imputato di peculato relativamente ai fatti accaduti nel 2015-2016, biennio in cui ricopriva il ruolo di responsabile dei servizi finanziari del Comune di Soiano del Lago. 
 
Vezzola è stato condannato in primo grado a due anni di reclusione poiché, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, nel corso del biennio in questione attivò autonomamente una carta carburante mai protocollata agli atti del Comune di Soiano, utilizzandola più volte per rifornire la sua automobile, per un totale di circa 5000 euro.
 
La cifra sottratta al Comune di Soiano a sua insaputa è stata in seguito restituita all’ente da Vezzola tramite un bonifico bancario del medesimo importo, con una causale generica. Questa circostanza ha generato ovviamente diverse richieste di spiegazioni da parte del Comune della Valtenesi, che hanno portato Vezzola a dover ammettere la presenza della carta carburante. A ciò sono seguiti la denuncia, la costituzione di parte civile del Comune di Soiano e conseguentemente il processo.
 
Oltre alla condanna a due anni di reclusione, l’ex primo cittadino gavardese è stato interdetto dai pubblici uffici per la stessa durata. L'efficacia del provvedimento non sarà immediata: tutto rimarrà sospeso in attesa che si esauriscano i tre gradi di giudizio. 
 
Vezzola è stato inoltre condannato a versare una provvisionale immediata di 3000 euro. Non gli è stata concessa la sospensione condizionale della pena, cosa che invece era avvenuta nella sua precedente condanna ad un anno per abuso d’ufficio.   
 
 
 
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