«Il suono del lago»
di Federica Ciampone

Questo mercoledì, 25 luglio, il terzo e ultimo appuntamento di “Accendiamo i riflettori”, la kermesse che mira a valorizzare attraverso il teatro un gioiello storico della Valle Sabbia 


Dopo “La lista” e “Ragazza seria conoscerebbe uomo solo max 70enne”, la rassegna teatrale “Accendiamo i riflettori” si concluderà questo mercoledì, 25 luglio, con “Il suono del lago”, presentato dal Gruppo Amaranta.

La kermesse, alla sua seconda edizione, nasce con l’obiettivo di unire le storie del teatro a quelle dei luoghi, per restituire alla comunità uno storico luogo magico: la Cappella dell’ex opificio De Angeli Frua a Roè Volciano.
 
Sono donne di lago quelle che si raccontano, narrano degli anni duri, quelli della fatica, del lavoro e della sofferenza. Sono donne che sanno amare il lago, che hanno il cuore come l’acqua, con una superficie calma e silenziosa, ma profondo e capace di improvvise burrasche. Raccontano del lavoro al retificio e alla filanda, iniziato da bambine, del pesce e delle barche, delle ingiustizie e delle giornate scandite dai mille lavori che ogni giorno devono affrontare. Ma sono donne forti come rocciatori, combattive, spiriti liberi che la fatica non riesce a piegare.

La musica dal vivo accompagnerà la narrazione, che avrà inizio alle ore 21.
 
 
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