La serie A è di nuovo grande?
di Luca Rota

Nel corso degli anni Novanta, il nostro campionato ha visto transitare un numero incalcolabile di campioni. Persino le squadre cosiddette minori, potevano vantare in rosa la presenza di individualità importanti 


La seconda metà degli anni Duemila, invece, ha visto una grossa involuzione, con vecchie glorie sbarcate a fine carriera e giovani sconosciuti, in qualche caso poi rivelatisi talenti, subito rivenduti nei campionati con maggiore appeal.
 
Negli ultimi anni la musica sembra sia cambiata, e l'arrivo di Cristiano Ronaldo lo testimonia, segnando con esattezza l'inizio di una nuova era: da oggi si può dire che la serie A è di nuovo un grande campionato? 
 
La risposta ce la daranno i profili calcistici che raggiungeranno i club italiani da qui alla fine del mercato estivo; i risultati che le compagini di casa nostra otterranno in campo europeo e, cosa non di poco conto, quanto sarà combattuto il prossimo campionato.
 
Ma Ronaldo a parte (probabilmente il colpo dei colpi), chissà che qualche altro pluricampione non decida che la nostra serie A sia di nuovo degna di essere tenuta in considerazione; in fondo tra bassa tassazione, cucina e bellezze paesaggistiche, non si starebbe poi così male qui da noi.  
 
 
180714-Cristiano-Ronaldo.jpg