Quando il gioco si fa duro
di Luca Rota

Seconda giornata, tempo di primi verdetti. C’è chi passa e si qualifica per gli ottavi di finale e chi, immeritatamente e non, ritorna a casa 


Quando il gioco si fa duro, l’Argentina crolla inesorabilmente. Dopo un primo tempo che ai punti avrebbe premiato la squadra di Sampaoli (comunque mai pericolosissima), la Croazia approfitta di un clamoroso errore di Caballero che spalanca la porta a Rebic, per poi infierire prima con una perla di Modric e a tempo scaduto con Rakitic. 
 
L’Islanda ne prende due da un’ottima Nigeria (doppio Musa), sbagliando anche un rigore. Agli africani basterà non perdere nel match che li vedrà opposti all’Albiceleste. Gli islandesi, salvo miracoli, sono praticamente fuori.
 
La Francia offre sprazzi di gioco e si affida al talento delle sue “stelline” per battere ed eliminare un ottimo Perù, superato solo da un guizzo di Mbappé e tradito dalla traversa. I sudamericani giocano costantemente all’attacco e lo fanno bene, onorando competizione e maglia. 
I Blues possono contare su un parco giocatori di altissimo livello (non a caso sono rimasti fuori dalle convocazioni elementi come Lacazette, Rabiot, Martial e Payet; non si poteva andare in Russia in trenta) e per il momento fanno due su due, andando agli ottavi in compagnia di Croazia, Russia ed Uruguay (la Celeste elimina di misura l’Arabia Saudita di Pizzi con un gol di Suarez).
 
Cristiano Ronaldo ha deciso che è arrivato per lui il momento di caricarsi il Portogallo sulle spalle. Dopo la tripletta all’esordio, il numero 7 la risolve dopo appena tre minuti, eliminando il Marocco e portandosi a quattro segnature in due partite. La Spagna di Hierro supera di misura l’Iran di Queiroz col solito Diego Costa (salito a quota tre reti, in compagnia del russo Cheryshev).
 
I portoghesi sembrano essere in splendida forma, col loro uomo di punta carico a mille e determinato più che mai. La Roja sembra invece aver risentito del burrascoso cambio in panchina avvenuto a poche ore dall’esordio, e per il momento si attende di vedere il volto migliore di una squadra strapiena di campioni e di qualità, capace di impensierire qualunque avversario.
 
Una buona Australia impatta contro la Danimarca per un pareggio (1a1), che va bene solo ai nordeuropei e lascia ai Canguri qualche residua speranza nell’ultimo turno. 
 
Il Brasile riesce ad espugnare il fortino costaricano solo nei minuti finali. Coutinho e Neymar a tempo scaduto fanno 2 a 0 e quattro punti che guardano agli ottavi e spediscono a casa i centroamericani. Il gioco dei verdeoro sembra non decollare, ma con tanta qualità lì davanti, finisce che prima o poi qualcuno la butti dentro. Vedremo nel proseguo.
 
Serbia - Svizzera è sfida affascinante e combattuta; tanto agonismo, gioco e polemiche finali. Dopo cinque minuti segna Mitrovic, nel secondo tempo pareggia Xhaka con un gran tiro da fuori, ed in contropiede a tempo scaduto, Shaqiri fa 2 a 1. Entrambe le esultanze degli svizzeri (che mimano l’aquila simbolo dell’Albania, essendo loro di origine kosovara) fanno arrabbiare il pubblico avversario. Il risultato invece costringe i serbi a battere il Brasile se vorranno qualificarsi per gli ottavi, mentre agli elvetici basterà non perdere contro il Costa Rica.   
 
Un Belgio “forza cinque” trova il pass per la fase successiva contro una modesta Tunisia. Lukaku in strepitosa forma “mondiale”, raggiunge Cristiano Ronaldo a quota quattro reti, subito imitato da Hazard. Il finale recita 5a2 coi Diavoli rossi agli ottavi e i maghrebini a casa. 
Ottavi che raggiunge anche il Messico, vittorioso per 2a1 su una veramente troppo piccola Corea del Sud, mentre nell’altra sfida la Germania con uno scatto d'orgoglio supera la Svezia al fotofinish e si rimette in corsa per la qualificazione, grazie ai suoi campioni.
 
Con oggi si chiude questo secondo combattuto turno, che vedrà nei titoli di coda Colombia e Polonia impegnate per non tornare anticipatamente a casa, con Giappone e Senegal pronte a misurare la grandezza delle proprie ambizioni. 
 
L’Inghilterra di Soutghate cerca conferme affrontando il “miracolo” Panama, già surclassato dai belgi nel primo incontro. I britannici sono un ottimo esempio di come si possa puntare a fare bella figura, presentando una rosa giovanissima e di ottima qualità. 
 
Aspettando il terzo turno, che avrà luogo a partire da domani, e che delineerà la griglia degli ottavi di finale. E da lì in poi sbagliare comporterà il ritorno a casa immediato.
 
 
180624-occhio-al-mondiale.jpg