L'anello valsabbino, una scommessa?
di Redazione

Le Guardie Ecologiche Volontarie della Comunità Montana sono all’opera per rendere fruibile agli escursionisti un percorso che permetta di toccare la maggior parte dei comuni valsabbini 


Le GEV (Guardie Ecologiche Volontarie della Comunità Montana di Valle Sabbia) hanno individuato un percorso “a piedi” che permetta di toccare la maggior parte dei comuni della Valle Sabbia camminando sulle montagne che ne fanno corona, dando agli escursionisti la possibilità di avvicinarsi agli itinerari della nostra Valle in sicurezza.
 
Promuovere la sensibilizzazione ambientale, secondo le GEV, è anche rendere fruibile il territorio a chi lo volesse percorrere in modo ecologicamente sostenibile.
 
Il percorso. Si tratta di 165 km circa (già interamente verificati e mappati GPS) con un dislivello di circa 9000 metri, che partendo dal monumento naturale di Cariadeghe percorrono la sponda sinistra orografica della Valle, sino a giungere a Ponte Caffaro, limite nord della Comunità Montana di Valle Sabbia, salgono a Bagolino per poi tornare al punto di partenza seguendo la dorsale destra della valle, toccando zone molto spesso, a torto, poco conosciute. 
 
Tappe del percorso:

1. Cariadeghe - Soseto di Gavardo km 10,9 
2. Soseto - Vobarno km 14,4 
3. Vobarno - Treviso Bresciano km 13,5 
4. Treviso Bresciano - Capovalle km 14,6 
5. Capovalle - Ponte Caffaro km 17,3 
6. Ponte Caffaro - Bagolino km 19,3 
7. Bagolino - Presegno km 14,5 
8. Presegno - Livemmo km18,2 
9. Livemmo - Casto km 19,3 
10.Casto - Binzago km 13,5 
11. Binzago - Cariadeghe km 8,2 
 
Tappa di collegamento intermedia che divide l’Anello in due parti: nord e sud, Treviso Bresciano - Vestone - Livemmo km 17. 
 
A questo punto, le GEV stanno proseguendo la mappatura sul terreno con pittura e pennelli forniti dalla Comunità Montana (già 4 tappe sono state completate) col segnavia dedicato AV che identifichi senza alcun dubbio la traccia del percorso.
La sezione CAI di Vestone ha aderito entusiasta al progetto e alcuni volontari collaborano con le GEV.
 
Il passaggio successivo sarà l’individuazione dei posti tappa (agriturismi, bed & breakfast, ostelli e alberghi) che garantiscano i pernottamenti, ma anche ristoranti e trattorie che offrano la possibilità di rifocillarsi lungo il percorso.
 
Cosa ancora ci manca: l’Anello è stato interamente percorso, tracciato GPS e pubblicato sul sito: gevvalsabbia.altervista.org/Anello-valsabbino/index.html, a questo punto si spera nella presenza della Comunità Montana che ci supporti nella promozione del sentiero e in un aiuto economico (nessuno si spaventi) per il posizionamento di alcune frecce (almeno all’inizio e alla fine delle tappe) e, quando tutto sarà definitivo, un’eventuale guida, completando la traccia del percorso con le notizie dei luoghi che l’Anello tocca.
 
Gruppo GEV Valsabbia 
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