La Conca d'Oro Bike 2018 a Johnny Cattaneo
di Angelo Lossi

Terzo sigillo sulla corsa targata Gs Odolese per il biker bergamasco della Wilier Force, che domenica ha surclassato tutti nella ventesima edizione della marathon di mountain bike



La Conca d’Oro, un anfiteatro racchiuso nel cuore pulsante e vivo di una terra laboriosa, anche quest’anno ha accolto centinaia di bikers pronti a lanciarsi il guanto di sfida, per la Conca d’Oro Bike, organizzata domenica a Odolo dal Gs Odolese.
Una gara avvincente ed emozionanti che ha coinvolto anche in questa edizione veterani e nuove leve, e le scintille e lo spettacolo non sono mancati.

L’edizione 2018 della Conca d’Oro Bike è targata bergamasca. A impostare una gara perfetta e trionfare ci ha pensato Johnny Cattaneo, già vincitore di due precedenti edizioni della  Conca d’Oro, nel 2008 e nel 2009.

Una completa e graditissima sorpresa: ritorna e ha voluto riprendersi questa mattina la ventesima edizione.
Un vero atleta come tutti quelli presenti, ma il suo affondo è stato decisivo. Infatti ciò che ha aperto la chiave di tutto è stato ancora una volta il mostro sacro del Bertone.

Qui Cattaneo, con la sua condizione al top, ha determinato tutto.
Ma fin dalle battute iniziali abbiamo rivisto ancora una volta un bresciano sempre in grado di farsi strada con le migliori intenzioni, per riprovare a fare centro e mettere a segno il poker che voleva conquistarsi. Stiamo parlando di Juri Ragnoli, molto attivo, e detentore di ben tre firme prestigiose alla Conca d’Oro, l’ultima l’anno scorso.

A parte lui e Cattaneo, che sono ormai i veterani della classicissima, quest’anno hanno voluto prendere parte anche altri atleti promettenti e in grado di testare  il tracciato e avere in più il sogno di concretizzare e scorgere un testa a testa finale.
Ma la coppia decisamente più abile a cambi regolari si è lasciata scrivere da sola e da qui il punto decisivo e la svolta a ogni questione.
In località Sant’Andrea e Fontanino, sono arrivati appaiati Johnny Cattaneo e Cristiano Salerno, in un finale da qui tutto da vivere in loro compagnia.

Ma il campione italiano Marathon 2010 in Val di Fassa, Johnny Cattaneo, aveva già in serbo l’intenzione di scappar via all’inizio del cancelletto del Bertone.
Da qui non ci sono state più storie, ma solo una decisione di prendere in mano la corsa e raggiungere un’intuizione giusta: quella di seguire il proprio istinto e la rotondità di una gamba davvero in giornata e superlativa.
A resistere a Johnny, solo Cristiano Salerno ma per pochi attimi. Allo scollinamento del Passo, Cattaneo aveva già un distacco molto evidente e da lì in poi avrebbe condotto la parte finale del percorso con autorità.

Ma un accenno particolare bisogna lasciarlo a Juri Ragnoli, campione italiano Marathon in carica che, nonostante un guasto meccanico ai piedi del Bertone, non è riuscito comunque ad infiammare come avrebbe voluto. Resta per lui una gran tenacia e quella capacità di trasmettere sempre energia in corsa e fuori. Lo smalto non gli è mancato: lo aspetteremo l’anno prossimo, e sicuramente ripercorrerà le sue gesta con i migliori propositi.

Johnny Cattaneo a tutta, quindi, verso l’abitato di Odolo e da qui ancora un piccolo slancio per ritornare e affrontare un’ultimissima salita e arrivare al Parco Rinascita. È lui che si intravede al tragurdo: lo speaker fa vivere gli ultimi istanti di gara ad appassionati e fotografi, pronti a immortalare un giorno semplicemente perfetto. E un raggio di luce si accende da lì a breve sul volto del bergamasco.
Vince in 2 ore e 54 minuti, mettendosi alle sue spalle il compagno di viaggio Cristian Salerno.

Per Johnny questo appuntamento contava moltissimo e anche lui, come Ragnoli, è fra quelli che compaiono di più nell’albo d’oro: tre primi posti per Cattaneo e altrettanti tre per Ragnoli. L’anno prossimo si contenderanno nuovamente lo scettro.
Terzo Stefano Dal Grande, autore anch’esso di coraggio. Quarto Pietro Sarai, già a podio qui alla Conca d’Oro negli anni precedenti. Quinto Juri Ragnoli, che non si è arreso dopo il guasto meccanico, ma ha continuato a lottare come un leone.

Per Cattaneo e la sua squadra Wilier Force, doppia festa, perché proprio nello stesso giorno il suo compagno di team Tony longo, in Val di Non firma e stravince la kermesse trentina.

Cala il sipario tra gli applausi alla Conca d’Oro, corsa sempre benvoluta da tutti. Un grazie ancora al Gruppo Sportivo Odolese per aver organizzato un servizio accogliente per far riempire ogni angolo della Conca della sua cornice ciclistica.


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