In fuga dopo l'incidente, preso
di val.

Ha un nome il conducente della Panda causa indiretta dell’incidente avvenuto mercoledì scorso fra Nozza e Barghe. Si è presentato dai carabinieri quando già i vigili l’avevano individuato


«Ho letto dell’incidente su Vallesabbianews e allora mi sono presentato per chiarire la mia posizione: ero io che stavo per fermarmi sulla destra, ma non mi sono accorto di ciò che accadeva alle mie spalle, altrimenti non me ne sarei certo andato via».

Il fatto che si sia presentato di sua spontanea volontà ai carabinieri della stazione di Sabbio Chiese, gli fornirà delle attenuanti, non ha però evitato che a suo carico venisse sporta una denuncia per omissione di soccorso e fuga dal luogo dell’incidente, contestata dagli agenti della Locale della Valle Sabbia, ai quali i carabinieri hanno indirizzato luomo, essendo stati loro a rilevare l’incidente.

Si è conclusa così la caccia all’uomo con la Panda che poco dopo le 11 del mattino di mercoledì 2 maggio, è stata la causa indiretta dell’incidente che lungo la 237 ha coinvolto altri tre veicoli.

E’ stato per evitare la sua Panda, infatti, che in località Due Stradoni fra Ponte Re di Barghe e Nozza, il mantovano di Asola che lo seguiva con un furgone ha invaso l’opposta corsia di marcia centrando frontalmente un camioncino, sul quale un muratore 46enne è rimasto incastrato.

L’uomo, del quale non sono state fornite le generalità, ma che abita in un paese vicino, si è poi ritrovato lui stesso incolonnato al ritorno da Vestone.
Solo quando ha letto sul nostro giornale che cercavano il conducente di una Panda avrebbe avuto il dubbio di essere stato lui con la sua manovra la causa dell’incidente.

Verso sera si è così rivolto al suo assicuratore che correttamente gli ha suggerito di presentarsi spontaneamente alle forze dell’ordine.

Gli agenti della Locale della Valle Sabbia, proprio in quelle ore, incrociando i dati delle telecamere che controllano il territorio con gli spezzoni di targa della Panda riferiti da alcuni testimoni, l’avevano già individuato e stavano mettendo tutto nero su bianco per andare a contestargli il comportamento tenuto in quel momento di emergenza, che a questo punto dovrà spiegare in Procura.


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