Il sentiero del partigiano «Campi»
di Davide Vedovelli

Verrà inaugurato martedì 1 maggio a Vobarno il sentiero dedicato al partigiano Cristoforo 'Rino' Campanardi. Appuntamento alle ore 8.15 in Largo Donatori di Sangue


Martedì 1 maggio l'A.N.P.I. di Vobarno, con la collaborazione del Comune di Vobarno, inaugurerà un sentiero dedicato a Cristoforo 'Rino' Campanardi, partigiano vobarnese scomparso pochi anni fa.
 
Il sentiero porterà in Gardoncello, luogo in cui Rino e i suoi compagni si ritrovavano abitualmente. Una bellissima iniziativa fortemente voluta dall'A.N.P.I. di Vobarno, che da alcuni mesi si è attivata per riuscire a portare a termine quest'importante iniziativa.

Dopo aver svolto tutto il complicato iter burocratico che ha portato all'intitolazione del sentiero, i soci si sono dati da fare per ripulirlo, posizionare i cartelli segnaletici e fare in modo che tutto fosse pronto per martedì 1 maggio. 
 
Un'operazione per tenere viva la memoria che sicuramente farà piacere a Cristoforo Campanardi, che quel sentiero l'ha percorso tantissime volte sacrificando molti anni della sua vita per regalare a tutti noi quella libertà che ora dobbiamo continuare a difendere.
 
Appuntamento quindi per martedì 1 maggio alle ore 8.15 in Largo Donatori di Sangue a Vobarno per il saluto delle istituzioni.
 
Poi, con mezzo proprio, ci si trasferirà in località Traversanti, da cui partirà la camminata (adatta anche alle famiglie) che porterà in Gardoncello (1087 mt.) dove è previsto pranzo al sacco. In caso di maltempo l'inaugurazione sarà posticipata a domenica 6 maggio.
 
All'A.N.P.I. e al Comune di Vobarno il sentito ringraziamento di tutti i famigliari di Cristoforo Campanardi per l'iniziativa.
 
“Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati. Dovunque è morto un italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì, o giovani, col pensiero perché lì è nata la nostra Costituzione” (P. Calamandrei). 
 
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