Quando il gioco diventa patologico
di Aldo Pasquazzo

E' in calendario per mercoledì 2 maggio a Storo la serata sulla prevenzione del gioco d'azzardo proposta dal Gruppo Valle del Chiese della Croce Rossa in collaborazione con la Caritas di Condino e l'oratorio di Storo


Il sottile confine tra gioco e patologia. Di questo si parlerà nella serata informativa dedicata al gioco d’azzardo patologico in programma a Storo il prossimo mercoledì, 2 maggio, alle 20.30.
 
La serata, dal titolo “Giocare responsabilmente? Il sottile confine tra gioco e patologia”, è organizzata da Croce Rossa Italiana – Gruppo Valle del Chiese in collaborazione con Caritas Decanale Condino e Oratorio di Storo. “A condurre l'incontro - anticipano Ettore Fornasari e Jessica Rinaldi,   membri della Croce Rossa di valle - due esperti del settore come l’educatrice Monica Sadler e lo psicologo Michele Zagni, che metteranno a disposizione le proprie competenze ed esperienze per informare e sensibilizzare il pubblico sul tema del gioco d’azzardo patologico”.
 
Inizia così, con una fine che non arriva mai, la storia di molte persone comuni che, attratte dal miraggio del guadagno facile, si addentrano senza volerlo in un territorio pericoloso, quello del gioco d’azzardo patologico. 
 
A volte si inizia con un banale gratta e vinci, altre con una monetina inserita frettolosamente in una slot machine e altre ancora cimentandosi nel poker online oppure scaricando qualche nuova applicazione sul proprio smartphone. 
 
C’è chi inizia per tentare la fortuna e dare una svolta decisiva alla propria vita, chi per disperazione, chi per noia e chi per moda: oggigiorno i giochi con cui passare il proprio tempo sono così tanti e così diversi tra loro da non avere una ragion d’essere comune e arrivare a coinvolgere non solo adulti, ma anche giovani e giovanissimi. 
 
Per imparare a gestire contesti complessi come quelli descritti sopra, estrapolando il divertimento e la leggerezza che ci possono regalare ed evitando i dannosi “effetti collaterali” che riescono a celare, è opportuno approfondire la propria conoscenza riguardo ad essi. 
 
Ancora Jessica Rinaldi. “Una buona occasione, dunque, per molte persone, di approfondire la propria conoscenza di questo fenomeno, acquisirne una maggiore consapevolezza, imparare a valutare in modo oggettivo la propria situazione oppure trovare il modo migliore per aiutare veramente chi ha già oltrepassato quel confine così sottile”. 
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