«Non è pensato per i cittadini»
In tempi relativamente brevi, Sabbio Chiese varerà il nuovo «Piano di governo del territorio», ovvero lo strumento di pianificazione della gestione urbanistica destinato a mandare in pensione anche qui il vecchio Piano regolatore.

In tempi relativamente brevi, Sabbio Chiese varerà il nuovo «Piano di governo del territorio», ovvero lo strumento di pianificazione della gestione urbanistica (e non solo) destinato a mandare in pensione anche qui il vecchio Piano regolatore. E in vista della prosssima scadenza, il gruppo di minoranza «Sabbio con te» ha deciso di rivolgere un appello a tutti i consiglieri di maggioranza, chiedendo loro «senza logiche di appartenenza o di schieramento», di «votare a favore della qualità della vita dei cittadini».

La lettera è indirizzata al sindaco Rinaldo Bollani e a tutti i consiglieri. «Ciò che vogliamo farvi capire - spiegano gli estensori - è che la bozza di Pgt prevede troppo consumo del territorio. Non siamo contrari allo sviluppo del paese, ma servono spazi liberi per un futuro sviluppo dei servizi essenziali per i cittadini».
Ed ecco i punti su cui si invita la maggioranza a riflettere: «La zona tra la scuola materna e il cimitero è destinata a ospitare nuove case, ma ciò impedirà in futuro di ampliare l’asilo. Solo che se si espande il residenziale aumentano anche gli abitanti: dove andranno all’asilo i loro figli?».

Un’altra criticità è rappresentata da un deposito a cielo aperto nelle vicinanze di un corso d’acqua. E infine, nella frazione Clibbio è prevista la creazione di un’area a prevalente destinazione produttiva: «Quale qualità della vita si può garantire in una piccola frazione decentrata, se invece di creare zone residenziali e servizi al cittadino si creano nuove aziende vicino alle case?».
«Per questo - conclude Sabbio con te - al momento dell’approvazione del Pgt deve prevalere l’interesse del cittadino, e non la logica di appartenenza a un gruppo. Ogni consigliere dovrà, con grande responsabilità, votare secondo la propria opinione e la propria coscienza, per la responsabilità che tutti abbiamo nei confronti delle generazioni future».

Massimo Pasinetti da Bresciaoggi
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