Severino Del Bono a Sorrento
di Redazione

L’artista di Nuvolera è stato presente con ben tre opere all’inaugurazione dell’Internazionale dell’Arte, che si è svolta lo scorso sabato, 7 aprile, nella bellissima cornice della costiera amalfitana


Sì è celebrata a Sorrento, nel meraviglioso contesto della costiera amalfitana, sabato 7 aprile la vernice dell’International meetings of contemporary art “Sorrento Young Art”. Un cantiere espositivo dedicato all’arte contemporanea che è coronamento di un percorso di selezione, monitoraggio, studio delle nuove leve artistiche del panorama internazionale che non siano direttamente riconducibili all’esperanto ben collaudato della nuova arte globalizzata.
 
Un’arte che predilige (inevitabilmente) i mezzi espressivi più nuovi e accattivanti, al passo con l’evoluzione tecnologica e con la grandeur dello spettacolo massificato che, per quanto interessanti, non sembrano però più animati dal fuoco dell’intelligenza e dell’urgenza creativa che caratterizzava gli esperimenti del secolo scorso. In altri termini, gli artisti invitati a Sorrento dal prestigioso comitato scientifico (Direzione generale Leone Cappiello, Direzione artistica Paolo Feroce Concept Emiliano D'Angelosi)  misurano con il bagaglio storico e valoriale di quell’abilità manuale che ha reso, fino a un certo momento della storia, l’arte italiana così apprezzata e riconoscibile nel Mondo; senza pretesa alcuna di indicare la loro opzione espressiva come una strada a direzione obbligata.
 
Perché a Sorrento? Per vocazione geografica, storica e antropologica il Sud Italia è già impegnato da anni a svolgere il ruolo di cerniera culturale fra l'Europa ed i Paesi del bacino del Mediterraneo e la Città di Sorrento, notoriamente abituata ad interagire con flussi turistici internazionali, è strategica per raggiungere gli scopi progettuali. La sede è la prestigiosa e centralissima Villa Fiorentino, sede della Fondazione Sorrento, un organismo che si prefigge di promuovere e formare le espressioni della cultura e dell'arte. 
 
Nell’ambito dell’arte figurativa è stato invitato l’artista di Nuvolera Severino Del Bono - presente con ben tre opere - un ospite non giovanissimo ma chiamato (stante la natura di “anteprima” della rassegna) proprio a tracciare i primi solchi e gettare il seme, vestendosi del ruolo di caposcuola e di modello, in un contesto storico ormai sconsolatamente orfano di figure in grado di fungere da cerniera tra passato e presente. 
 
Del Bono è cresciuto a Nuvolera in un ambito familiare dove in casa si respira l’arte, collegata al concetto di bello, con una particolare attenzione ad un’indagine espressiva che ritorna nei suoi dipinti. La forza e l’intensità dei volti umani sono i campi di ricerca di Del Bono, sulle tele si fissano alterazioni e lievi deformazioni di visi in primo piano che cercano di indagare le emozioni creando una sorta di monologo interiore silenzioso e solitario. 
 
Le influenze di una luce caravaggesca si fondono con l’espressività di Francis Bacon e l’indagine si concentra sul volto femminile dove si imprigionano, con tratti dalle punte iperrealiste, espressioni che sfociano nell’ironia per mezzo di oggetti che assumono un’importanza simbolica e iconica: le donne ritratte sono l’emblema di fuga dal caos e dalla realtà quotidiana. Fra gli altri artisti invitati: Marco Tidu, Emiliano Terenzi, Alexander Daniloff, Francesco Cuomo, Maddalena Barletta, Alfonso Coppola, Marcello Di Fierro, Gennaro Odore, Willow, Giuseppe Persia, Mori Kyoko, Ferruccio Maierna e tanti altri.
 
Durante la serata inaugurale, alla presenza del Sindaco di Sorrento Giuseppe Cuomo e del vice Sindaco di Nuvolera Nicola Bianco Speroni, sì è tenuta una live painting e perfomance con la partecipazione straordinaria dell’artista Tvboy, eclettico rappresentante della corrente Neo-Pop, legato al mondo della street art: suo il murale del “bacio” tra Salvini e Di Maio in questi giorni a Roma.
 
180410_delbono1.JPG 180410_delbono1.JPG 180410_delbono1.JPG 180410_delbono1.JPG