Il minibasket: un «viaggio» verso la crescita
di Enrico Fatiga

Si sente sempre parlare di basket mentre il minibasket è abbastanza nascosto, sommerso dal mondo dei grandi


Voglio sottolineare che la maggior parte dei giocatori di alto livello hanno iniziato dal minibasket.
É proprio questo periodo che determina radicalmente il modo di giocare futuro: non nella tecnica, ma nel modo di pensare, di relazionarsi con gli altri.

Questo percorso che dura fino ai 12 anni è molto importante
, anche se spesso è considerato pochissimo soprattutto dalle grandi società.
Per fortuna molti allenatori di alte categorie si curano anche dei più piccoli perchè diventino un giorno, giocatori di un certo spessore.

Come fare, però, per permettere lo sviluppo dei piccoli giocatori?
Qui entrano in gioco gli istruttori minibasket. Essi hanno il compito di far progredire i ragazzi a livello mentale e in un certo senso anche a livello emotivo.

Questo cammino prende una fascia di età in cui i partecipanti sono ancora dei bambini, per questo l’istruttore deve essere soprattutto un educatore.
Non deve preoccuparsi della tecnica – quella verrà da sè successivamente, sviluppandola nelle categorie successive – , ma soprattutto sulla crescita umana, mentale ed emotiva del bambino.

Capita spesso che i bambini sono svogliati, distratti... Sono questi aspetti che bisogna andare a sistemare: tutto ciò non significa che non piace giocare a basket, ma che devono migliorare a livello relazionale, l’approccio con questo sport e capire il contesto in cui si trovano – come se fosse una seconda scuola – . Quindi il lavoro fatto nel periodo del minibasket determinerà lo stesso giocatore che magari sarà lo stesso che giocherà in altre categorie.


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