«Numeri mai visti per questo inizio 2018»
di Ubaldo Vallini

Dopo un anno soddisfacente come il 2017, i primi tre mesi dell’anno indicano per la Rurale Giudicarie Valsabbia Paganella un ulteriore salto in avanti. Come mai?


Messa al scuro la positiva evoluzione del 2017, che sostanzialmente fonda le basi su un incremento della raccolta complessiva, sulla diminuzione al 28% dei crediti deteriorati e sugli indicatori patrimoniali ben assestati, i vertici della Rurale già sono proiettati all’anno in corso.

«E qui ci sono delle sorprese – annuncia il direttore generale Davide Donati -. I primi tre mesi dell’anno quanto a raccolta ed impieghi, raggiungono numeri mai visti prima e, considerando il fatto che certo non siamo particolarmente competitivi con gli interessi e nemmeno insistiamo troppo coi clienti per gestire i loro risparmi, visto che la Banca Centrale Europea ci rifornisce a tassi anche sotto lo zero, ci siamo chiesti il perché».

Certo: alla base non ci può essere che la ripresa economica,
se i clienti portano i soldi in banca, ma perché viene scelta proprio la Cassa Rurale?

L’ipotesi più probabile - ne convengono anche i vertici - è che lo slogan “una banca differente” coniato alcuni anni fa, per accompagnare gli investimenti della Rurale declinati sotto diverse forme nel sostegno al territorio e a chi ci vive, abbia cominciato a dare i suoi frutti.

«Si, l’impressione è proprio che chi vive nei territori dove operiamo abbia ben presente quello che stiamo cercando di fare – conferma Donati -. E questo è ancor più vero in Valle Sabbia, dove serviamo il 25% dei clienti “bancabili” (in trentino la percentuale triplica) e dove i margini di espansione per noi sono enormi».

Sostegno al territorio
che negli anni è cambiato con l’obiettivo di intervenire meglio, dove serve per davvero e dove ogni investimento ha più senso.

Nel 2017 sono stati investiti più di 181 mila euro in bandi di mutualità a disposizione di associazioni ed enti, in parte in modo tradizionale, in parte in mutualità “progettuale”, con la disponibilità della banca ad offrire consulenze sui progetti.

Ci sono poi le attività aggregative come “Passaggiando 2017”, la “Giornata del Socio” e “Prendilvolo Day” dedicato ai soci e ai clienti più giovani.
 
I corsi formativi dedicati ai soci che vogliono conoscere meglio il funzionamento di una banca e della Rurale in particolare, oppure agli imprenditori ed ai manager d’azienda con “InBusiness” per imparare a gestire al meglio le risorse.

Ci sono la formazione per gli studenti  in banca o direttamente in classe o gli incentivi per l’apprendimento delle lingue straniere.

C’è poi la mutualità innovativa che si articola in diversi progetti:

INCIPIT per favorire l’inserimento lavorativo dei giovani attraverso lo sviluppo di progetti di ricerca proposti direttamente dalle aziende del territorio, che nel 2017, alla sue sesta edizione, ha coinvolto 27 aziende e 34 giovani su 29 progetti, con un investimento da parte della Cassa Rurale di 56mial euro.

“Casa Londra” e “Casa Berlino” per incentivare esperienze di soggiorno all’estero.

“Progetto orientamento” con l’apertura di uno sportello dal quale avere informazioni sul mondo del lavoro e per valorizzare il proprio profilo, ma anche momenti di confronto sulle competenze di ciascuno e su cosa vogliono le aziende da chi si avvicina al mondo del lavoro, oppure ancora la formazione dei genitori perché possano supportare al meglio i loro figli nelle scelte di orientamento.

C’è il “prestito sull’onore”, da utilizzare per la formazione universitaria e da restituire quando si è in grado di farlo, una volta conclusi gli studi.

Insomma: La Cassa Rurale Giudicarie Valsabbia Paganella sul territorio c’è e non solo per gestire risparmi e prestiti. Vuole esserci da protagonista del miglioramento della qualità della vita per tutti i suoi abitanti.

Una scelta che,  quanto pare, “paga” e molto in termini di fiducia.


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