Socio benemerito del Cai, uno fra pochi
di val.

C’è anche il Comune di Vestone, da mercoledì scorso, fra i soci benemeriti del Cai. Un riconoscimento che viene corrisposto a persone fisiche o enti assai raramente


Tanto per rendere l’idea, il “Rapporto Attività” 2016, l’ultimo disponibile online, dà indicazione di altri sei soci benemeriti in tutta Italia: quattro in Lombardia e sono tutti bergamaschi, uno in Piemonte e uno in Toscana, su 311 mila soci in totale.

Il merito delle amministrazioni vestonesi che si sono succedute dal 1979 ad oggi, cioè dalla nascita della “sottosezione” Cai di Vestone che fa parte della sezione di Brescia, è di aver sempre offerto gratuitamente al sodalizio un alloggio idoneo completo di tutte le utenze, oltre ad uno spazio palestra che poi è stato attrezzato per le arrampicate “indoor”.

A suggerire il riconoscimento uno dei soci più “anziani” della sottosezione: Franco Facchetti che sulla sua tessera ha all’attivo 55 “bollini” annuali (c’è anche Roberto Facchi che ne ha ben 62).

La sollecitazione è diventata collettiva
e c’è voluto quasi un anno, col diretto interessamento del vicepresidente bresciano Renato Veronesi, per vincere tutte le resistenze burocratiche e compilare l’attestato che porta le firme del presidente nazionale del Cai Vincenzo Torti, di quello del Cai di Brescia Carlo Fasser e del reggente della sottosezione vestonese Giuseppe Pelizzari.

Tutti i protagonisti, insieme al sindaco protempore Giovanni Zambelli e alla giunta vestonese al completo, erano presenti mercoledì sera in municipio per la storica consegna della pergamena.

Con i suoi 484 soci
(dato del 2017) la sottosezione vestonese è una delle più corpose del panorama bresciano e lombardo.
Da sempre si distingue per la qualità e la frequenza delle proposte, la cura dell’ambiente ed in particolare per il coinvolgimento dei giovani, tanto che sono ben 80 i minori coinvolti nelle attività, compresa una scuola di alpinismo proprio a loro dedicata.

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