Mercatino della cocaina
di Salvo Mabini

Era quello messo in piedi ai confini fra Bedizzole e Nuvolera da un 59enne del posto con la complicità di due donne. Milleseicento le cessioni di coca documentate dai carabinieri



I Carabinieri del Nucleo Operativo di Desenzano e della Stazione di Bedizzole, hanno messo fine all’attività di spaccio che da anni continuava in un’abitazione di via Gavardina, al confine tra Nuvolera e Bedizzole.

L’uomo un 59enne bedizzolese, unitamente a due complici donna rispettivamente di 36 e 38 anni, tutti censurati, aveva messo in funzione un mercatino della cocaina con un consistente via vai di acquirenti che a tutte le ore si presentavano al cancello dell’abitazione e con un segno convenzionale - le dita della mano -  indicavano il numero delle dosi che intendevano acquistare.

Il 59enne fisso di vedetta alla finestra della propria casa li faceva salire sulla rampa della scala esterna e su questa consegnava la merce, se disponibile, avvalendosi della collaborazione delle due donne.
In molti casi l’acquisto e a volte il consumo della droga avveniva all’interno dell’appartamento.

La droga veniva nascosta in numerosi posti all’esterno dell’abitazione, come nei pressi dei cassonetti dei rifiuti, nella campagna circostante, nel fossato prospicente, lungo la sponda del vicino fiume Chiese.

Trenta in tutto i clienti abituali segnalati alla Prefettura, numerose le dosi sequestrate, milleseicento le cessioni documentate per quasi due chilogrammi di cocaina e settantamila euro di denaro passato di mano.

A conclusione dell’attività, diretta in ogni fase dalla Procura della Repubblica di Brescia, il GIP ha emesso la misura degli arresti domiciliari per il 59enne e la 38enne mentre per la 36enne l’obbligo di dimora nel comune di domicilio e permanenza nella propria abitazione dalle 20 alle 7.

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