Quei dieci di Cesane
di red.

A 73 anni da quei tragici eventi, la Valle Sabbia ricorda l’eccidio dei 10 giovani partigiani, catturati e uccisi il 5 marzo 1945 dai fascisti in località Cesane di Provaglio Val Sabbia


I dieci partigiani facevano parte della 7^ brigata Matteotti. Si chiamavano Amilcare Baronchelli, Arnoldo Bellini, Angelo Bruno Cocca, Luigi Cocca, Teodoro Copponi, Alfredo Poli, Pierre Lanoy, Gaetano Resa, Ferruccio Vignoli e Domenico Signori.

Dieci giovani che hanno partecipato alla resistenza di popolo, sacrificando la propria vita per la libertà.
Vennero sorpresi sulle montagne attorno a Provaglio dai soldati del 40° battaglione mobile della GNR impegnati nell’ennesimo rastrellamento, a poche settimane dal 25 aprile.

Domenico Signori morì cercando di scappare, gettandosi in un burrone.
Gli altri furono condotti a Casto e poi a Idro dove il battaglione aveva la sua sede. Vennero picchiati e torturati.
La notte successiva vennero trasferiti a Barghe e poi a piedi verso Provaglio. A Cesane erano spossati e non più in grado di proseguire.
Li misero in fila e li fucilarono.

La commemorazione avrà luogo questa domenica 11 marzo.
Il cronoprogramma della manifestazione prevede il raduno per le ore 10 in località Cesane, che è la prima frazione provagliese che si incontra salendo da Barghe.

Alle 10:30, dopo un breve corteo con la banda San Gottardo di Barghe a prestare il servizio d’onore, dopo l’alzabandiera e la deposizione delle corone, porteranno il loro saluto il sindaco di Provaglio Massimo Mattei ed il presidente della Comunità montana di Valle Sabbia e sindaco di Pertica Alta Giovanmaria Flocchini.

La commemorazione ufficiale sarà tenuta quest’anno dal prof. Francesco Tomasoni.
Hanno annunciato la loro presenza, fra gli altri, il presidente provinciale Anpi Lucio Pedroni, il coordinatore provinciale delle “Fiamme Verdi” Alvaro Peli e quello valligiano Gian Antonio Girelli. A
lle 11 celebrerà la messa al campo don Alberto Cabras.

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