Spaccio e corrente gratis
di red.

Divideva il fumo con adulti e minorenni e lo faceva in casa sua, rubando energia da un lampione. Un giovane marocchino di Agnosine è così finito nei guai


Agenti “di prossimità” e popolazione insieme: il controllo paga.
Così è successo ad Agnosine dove alcuni cittadini hanno segnalato agli agenti della Locale un consistente andirivieni in un appartamento sito in via Fontana Trebbio.
Qualche giorno per raccogliere elementi e per effettuare sopralluoghi anche in borghese e poi la decisone, ieri pomeriggio, di intervenire.

Così gli uomini al comando del commissario capo Fabio Vallini sono entrati nell’appartamento per una perquisizione.
All’interno c’erano tre persone.
Poco il “fumo” ritrovato, si tratta di qualche grammo.

Gli agenti però, anche grazie alle segnalazioni
, sono riusciti a ricostruire diverse cessioni di sostanza stupefacente avvenute nei giorni precedenti. Di qui la denuncia a piede libero per spaccio a carico di uno dei tre, un marocchino 18 enne da poco rientrato in Italia a cercar lavoro, che faceva base nella casa acquistata tempo fa dai suoi genitori.

Ma la perquisizione doveva riservare altre sorprese.

Non ci è voluto molto agli agenti, infatti, per capire che l’energia elettrica utilizzata nell’appartamento veniva da un vicino lampione dell’illuminazione pubblica: un lavoretto fatto bene, dall’esterno non si vedeva nulla.

Di più: un ulteriore perquisizione in un altro appartamento che il giovane aveva a disposizione (questo se l’era preso al banca, ma lui ci andava lo stesso), ha rilevato lo stesso sistema di approvvigionamento energetico.

Il quadro accusatorio si è così appesantito
, con una denuncia per furto aggravato e continuato. Sembra infatti che il “sistema” fosse in funzione già da diversi anni9.
Un tecnico di UnaReti ha poi provveduto ad eliminare l’impianto abusivo.


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