A settembre i lavori per il collettore fognario
Novitŕ in vista per il risanamento dell'Eridio: finalmente dovrebbero iniziare i lavori per la realizzazione del nuovo collettore fognario che raccoglierŕ gli scarichi di Idro, Anfo, Lavenone e Vestone. Speriamo sia vero.

Finalmente c’è qualche indicazione relativa al via dell’operazione risanamento del lago d’Idro: in settembre dovrebbero iniziare i lavori per la realizzazione del nuovo collettore fognario, che raccoglierà gli scarichi di Idro, Anfo, Lavenone e Vestone. E intanto, la Comunità montana sta pensando di accendere un mutuo per trovare gli altri due milioni di euro necessari a concludere l’opera; per convogliare verso la bassa valle (e verso il depuratore) anche i reflui di Bagolino e Ponte Caffaro: un traguardo fondamentale per la salute dell’Eridio a fronte di un costante ed evidente peggioramento della qualità delle acque.

L’intera opera di collettamento da Bagolino a Vestone costerebbe circa 8 milioni: da dove dovrebbero arrivare i fondi? Sei milioni di euro sono già stati messi a disposizione dall’Ato (l’Ambito territoriale ottimale), e ne mancano ancora due per completare la depurazione della media e alta Valsabbia.
«Quando sono stati creati gli ambiti territoriali - ricorda il presidente della Comunità montana Ermano Pasini - l’assemblea ha deciso di distribuire alle comunità montane fondi per la valorizzazione e il miglioramento della qualità dell’ambiente. E alla nostra arriveranno 200 mila euro l’anno per i prossimi 25 anni: con il primo versamento faremo predisporre uno studio geologico di tutta la valle per avere una mappa generale delle criticità per la protezione civile e per i piani di governo del territorio; con quelli successivi potremo accendere un mutuo decennale che ci consentirà di includere anche Bagolino e Ponte Caffaro nel sistema di depurazione».

Insieme al collettore è prevista anche la realizzazione di una pista ciclabile: la «sezione» locale di un futuro collegamento percorribile in bicicletta da Ponte Caffaro a Brescia.
Ma a che punto è l’iter per la realizzazione del tratto già finanziato da Anfo a Vestone? «Sono in corso le procedure d’appalto - continua Pasini -. A settembre dovrebbero iniziare i lavori, anche se molto dipenderà dalla disponibilità delle aree per l’impresa, cioè dagli espropri. Il progetto, diviso in tre lotti, potrebbe prendere il via contemporaneamente ad Anfo e Vestone. La Comunità montana - conclude Pasini - farà ancora una volta da catalizzatore per la salvaguardia di tutto il territorio della Valsabbia».

di Mila Rovatti da Bresciaoggi
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